Dopo aver conseguito, il mese scorso, il brevetto di “sommozzatore”, il Maresciallo Ordinario dei Carabinieri Irene Luisi, in servizio presso la Stazione Livorno Centro, ha superato anche il corso di Operatore Subacqueo dell’Arma dei Carabinieri.
Il corso di formazione, molto selettivo, tant’è che in media solo il 6% circa degli aspiranti riesce a superarlo, ha una durata di 8 mesi ed è suddiviso in tre fasi che si svolgono dapprima presso il Centro Carabinieri Subacquei di Genova, poi presso il Comsubin della Marina Militare (Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei”) di Portovenere (SP) ed infine di nuovo a Genova, ove vengono affinate le tecniche subacquee, implementandole con quelle più attagliate alle esigenze dell’Arma.
Tra le prove più dure previste nelle battute finali del corso è compresa un’immersione in specchi d’acqua ghiacciati; la location prescelta per effettuarla è stata anche per quest’anno individuata nel Lago della Maddalena, a più di 1900 mt di altezza nell’omonimo comprensorio cuneese.
L’immersione è stata effettuata lo scorso martedì, sotto la guida degli Istruttori Subacquei della Sezione Addestramento del Centro Carabinieri Subacquei di Genova, dal Maresciallo Luisi, unico operatore riuscito a superare tutte le prove precedenti, che ha potuto esercitarsi a lavorare in condizioni estreme, effettuando un’immersione in quota, sotto uno strato di ghiaccio spesso diverse decine di cm e con una temperatura dell’acqua a 2°C circa, per acquisire le competenze utili a lavorare in sicurezza quando giungerà al reparto operativo.