Mi hanno raccontato di un video dove un anziano signore urlante mi maledice e mi chiama capra, sostenendo che andrò all’inferno”. Lo scrive sui social l’assessora all’ambiente della regione Toscana, Monia Monni, riferendosi ad un video realizzato da Vittorio Sgarbi che la attacca per il progetto di pale eoliche al Mugello.

“Essendo abituata a confrontarmi con chi usa argomenti e non improperi – aggiunge Monni – ho deciso di ignorarlo. Ci sono sin troppe persone incattivite e che hanno costruito la loro carriera proprio sulla visibilità conquistata a suon di offese, urla e schiumando rabbia dalla bocca e, quindi, nel mio piccolo, non vorrei dare nessun contributo, seppur minimo, a fargli pubblicità. La cosa veramente meravigliosa e che merita tutta la mia attenzione è invece un’altra e siete voi: mi avete infatti sommersa di affetto e vicinanza. Siete unici e vi voglio dire due cose: con tutto il cuore, grazie. Se andrò all’inferno farò in modo che tutto quel calore sia prodotto da rinnovabili”.

Alessandra Nardini

“Tutta la mia solidarietà alla collega di giunta e amica Monia Monni per le violente, sguaiate ed intollerabili parole di Vittorio Sgarbi. In un video che non saprei come definire, perché delirante mi pare persino riduttivo, Sgarbi si rivolge a lei maledicendola e augurandole di finire all’inferno. Il tutto perché non condivide le scelte di Monia rispetto ad un nuovo impianto di pale eoliche in Mugello”. Così sui social l’assessora alla cultura della regione Toscana Alessandra Nardini. “Conosco Monia dal 2015 – aggiunge Nardini – e ho apprezzato prima la sua competenza come vicecapogruppo ed il suo impegno in consiglio regionale per la sostenibilità e l’economia circolare e poi, in questa nuova legislatura, sono sinceramente felice di condividere con lei l’esperienza in giunta e sono felice che il presidente Giani le abbia chiesto di occuparsi di ambiente. Ma il punto è prima di tutto un altro, prima ancora che il merito della questione: non sono accettabili attacchi violenti come questo. Non sono accettabili e non intendiamo restare in silenzio: siamo tante e tanti in queste ore a ripeterlo, a fianco di Monia”. Nardini aggiunge che da oggi avvierà “un’altra battaglia, prima di tutto culturale, perché non intendiamo accettare che il confronto e lo scontro politico diventino quello che abbiamo ascoltato nel video di Sgarbi. Mai. Vittorio Sgarbi si vergogni e si scusi”, conclude l’esponente di giunta toscana.


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