“Accogliamo con interesse la proposta, avanzata dal Senatore della Lega Giammarco Centinaio, di una riforma strutturale che riguardi tutto il demanio marittimo. Sono anni che chiediamo che questa venga avviata, con il coinvolgimento di tutti i livelli di amministrazione, Stato, Regioni e Comuni. Un primo passo su cui lavorare per mettere un argine concreto alla questione delle aste”.

E’ il presidente dei balneari Fiba Confesercenti Toscana Nord Gianluca Tiozzo a commentare il documento che è stato presentato come base di discussione con il governo per quanto riguarda la questione dei rinnovi delle concessioni.

“Si può e si deve rispondere alle richieste della Ue senza distruggere per questo un comparto che dà lavoro a migliaia di persone e genera ricchezza per il territorio. E che soprattutto con i propri investimenti ha contribuito ad una offerta turistica di alta qualità. Auspichiamo che la riforma preveda tempi i tempi giusti, necessari per non danneggiare ulteriormente le prospettive per una ripresa economica del Paese e del turismo in particolare e delle migliaia di imprese che operano da troppi anni in una situazione di incertezza intollerabile”. Tiozzo illustra brevemente i punti su cui ripartire e che si trovano nel documento presentato dal senatore Centinaio. “Si fa riferimento, come da noi sempre richiesto, ad una riforma complessiva ed organica del diritto demaniale, che comprende la revisione delle norme contenute nel Codice della navigazione – insiste il presidente Fiba Toscana Nord – unitamente a quelle in materia di concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo, nonché quelle pertinenti in materia di nautica da diporto. In particolare dell’articolo 49 che esclude l’indennizzo in caso di revoca della concessione. Condizione preliminare per una revisione organica della materia demaniale marittima è la realizzazione ed il completamento di un’attività di mappatura del demanio, già prevista dal DDL Concorrenza, che le regioni hanno già consegnato allo Stato nel 2020. Bene che si metta mano finalmente alla definizione dell’impresa balneare e soprattutto – conclude Gianluca Tiozzo – che si parta da una considerazione: il mercato interno oggi non appare “chiuso”, sotto diversi profili. In primis, esistono già selezioni nella forma dell’evidenza pubblica, riferite a quelle concessioni che non erano vigenti alla data dell’abrogazione del diritto di insistenza. Pertanto, non può oggi dirsi che l’assegnazione delle concessioni nuove avvenga secondo criteri ostativi all’accesso al mercato. Inoltre, vi sono aree che sono ancora disponibili e concedibili: non è attualmente possibile conoscere il dato esatto della precisa consistenza di tali aree, che potrà essere appurato proprio dalla mappatura prevista”.


Coldiretti: “Stop mascherine taglia costi per 500.000 euro nei campi”

Giornata europea del 112, online un video informativo per situazioni di emergenza