I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lucca hanno eseguito, su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Lucca, un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di disponibilità bancarie e di beni immobili fino alla concorrenza di euro 705.000, nella disponibilità di una società viareggina operante nel settore della nautica, del suo legale rappresentante e di due amministratori di fatto, per non aver ottemperato al pagamento delle imposte nei termini previsti dalla legge

L’attività, eseguita dai finanzieri del Gruppo di Viareggio, ha consentito di valorizzare una precedente comunicazione di notizia di reato trasmessa dalla locale Agenzia delle Entrate di Lucca a carico della società viareggina, che, per l’annualità 2018, non aveva versato l’IVA dovuta, integrando il reato previsto dall’art. 10 – ter del decreto legislativo 74 del 2000, che prevede fino a 2 anni di reclusione per chi non versa l’imposta. 

In particolare, il citato Reparto del Corpo, su delega della locale Procura, eseguiva mirate indagini economico – patrimoniali sull’intero contesto segnalato e individuava, oltre al rappresentante legale della società, due ulteriori soggetti, tra loro fratelli e rispettivamente padre e zio del legale rappresentante, che di fatto sono risultati gestire l’impresa pur non figurando ufficialmente, sembrerebbe al solo scopo di sottrarsi da eventuali responsabilità penali e dalle conseguenti misure cautelari reali. 

Le investigazioni hanno, quindi, consentito di estendere le ipotesi accusatorie anche in capo ai due amministratori “occulti” e rilevare, altresì, l’omesso versamento dell’IVA anche per l’annualità 2019. 

Sulla base delle risultanze complessivamente raccolte, è stato pertanto richiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica di Lucca un decreto di sequestro preventivo anche per equivalente del profitto del reato, che è stato eseguito dagli ufficiali di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, sottoponendo a vincolo cautelare conti correnti intestati sia alla società che ai tre amministratori, nonché un impianto industriale, intestato alla società, situato in Giugliano in Campania (NA). 

L’operazione complessivamente sviluppata testimonia l’impegno della Procura della Repubblica di Lucca, della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate nella sinergica azione di contrasto ad ogni forma di evasione e frode fiscale, che trova nell’aggressione patrimoniale dei soggetti responsabili dei reati tributari la forma più incisiva di ristoro dei primari interessi dell’Erario. 

L’Autorità Giudiziaria ha concesso il nulla osta alla comunicazione della notizia agli organi d’informazione.


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