Anche l’ultimo partigiano ci ha lasciato: è morto Marino Pedani, Presidente onorario dell’ANPI di Vinci. Antifascista fin dall’età di sedici anni, da giovanissimo si iscrive al PCI, partecpando alla resistenza contro il regime. Dal 1943 passa alla lotta armata combattendo con la Brigata d’Assalto Garibaldi “Spartaco Lavagnini”. Il suo nome di battaglia era “Lampino”.” Così lo ricorda il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia.

“Nel dopoguerra è eletto con il PCI nel Consiglio Comunale di Murlo, Comune nel quale ricopre la carica prima di Assessore e successivamente di Vicesindaco, initterrottamente dal 1955 al 1970. Nel 1970 si trasferisce a Vinci dove è attivista di rilievo del mondo cooperativo.

Negli ultimi anni non ha mai smesso di diffondere e trasmettere, alle generazioni più giovani, la sua testimonianza. Quella esperienza l’ha tradotta e messa a disposizione di tutti noi attraverso il libro autobiografico, “Come Lucciole nel grano d’estate”, dove narra la sua storia di combattente e ripercorre le sue gesta, dall’infanzia alla lotta di Liberazione dal nazifascismo.

Alla notizia della morte di Lampino, non può esserci solo il dolore. Il distacco è sempre duro. Ma qui siamo in presenza di un uomo che ha vissuto la sua vita in modo pieno, intenso, che ha saputo fare la sua parte in tempo di guerra e in tempo di pace. Quella di Marino è stata una vita vissuta fino in fondo, con coraggio, integrità morale, equilibrio.

Domani lo salutiamo, alle 14.30, per l’ultima volta in un luogo simbolico della nostra Città: nel Giardino di Villa Reghini, dedicato a Sandro Pertini, sotto la lapide che ricorda i partigiani che parteciparono alla liberazione del nostro Paese dall’occupazione nazifascista. Che la terra ti sia lieve caro Lampino!”  Conclude il sindaco Torchia


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