Parte oggi all’Isola del Giglio, in provincia di Grosseto, il progetto ‘Life’ che prevede, tra le altre cose, l’abbattimento dei mufloni presenti sul territorio isolano.

“Si tratta – spiega il sindaco dell’isola, Sergio Ortelli – di una storia che ha origine diversi anni fa. I mufloni, che non sono una specie autoctona sull’isola, furono portati qua attorno agli anni ’60 da un farmacista di Pisa che li allevava, per poi venderli, in un podere privato. Dieci anni fa, a seguito dell’abbandono di questo podere, i mufloni, forzando le staccionate sono scappati. Sono animali che fanno danni, grosso modo come i cinghiali, soprattutto alle coltivazioni. Da qui il progetto che parte oggi, che prevede, tra l’altro, non solo l’abbattimento dei mufloni, ma anche l’eradicazione delle piante non autoctone presenti sull’isola”.

Si tratta di un progetto approvato dalla comunità europea, non certo di una mia idea. È un’operazione sostenuta dall’Europa che tende a eradicare piante e animali che modificano la biodiversità. I mufloni, in particolare, che non sono certo specie autoctone dell’isola, fanno danni enormi all’agricoltura”.

“E’ una richiesta – spiega il sindaco – che nasce dai nostri agricoltori e che è stato spiegato ai cittadini in diverse assemblee, che hanno compreso perfettamente. Stiamo parlando di 20-30 animali al massimo. All’inizio, negli anni ’60, questi animali erano tenuti in una riserva, in un terreno privato. Dieci anni fa circa scapparono. Il progetto, sposato sia dal Parco Nazionale dell’Arcipelago che dalla comunità europea, ne prevede l’abbattimento. Sono animali incompatibili con la biodiversità dell’isola, che modificano l’equilibrio del Giglio. Chi oggi ha alzato questo polverone – conclude il sindaco Ortelli – lo fa solo in modo strumentale: guarda caso è una persona che aveva un incarico nel parco, e che ora non lo ha più”.

“Non possiamo che esprimere sdegno verso amministrazioni pubbliche che pretendono di risolvere un problema di convivenza uomo animale dando l’autorizzazione a sparare e a uccidere animali inermi”. Così Sonny Richichi presidente di Ihp-Italian Horse Protection, commenta la decisione da parte dell’ente Parco dell’Arcipelago Toscano, in base al progetto ‘Life LetsGo Giglio’, di dare il via all’abbattimento dei circa 30 mufloni non autoctoni presenti sull’isola del Giglio. “Qualunque sia la motivazione alla base di questa decisione – aggiunge Richicchi – non giustifica misure di questo genere, quando al loro posto potrebbero essere prese decisioni diverse che vanno nella direzione della tutela della biodiversità in maniera seria e non ipocrita, usando da un lato la parola ‘tutela’ dall’altro ‘abbattimento’. Ci aspetteremmo da una regione come la Toscana all’avanguardia nella gestione della biodiversità atteggiamenti diversi”.


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