Il disegno di Legge di Bilancio non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese. Mancano investimenti su sociale, pensioni, lavoro, fisco, lotta alla precarietà. Per quanto riguarda i settori del comparto Istruzione e Ricerca prevede risorse importanti sull’Università (dopo anni di lotta e impegno), risorse altrettanto significative per gli Enti di Ricerca (anche se con una visione sbagliata del sistema, perché destinate solamente agli enti vigilati dal Miur), alcune risorse aggiuntive per il settore Afam.

Per la Scuola invece mancano gli investimenti necessari al rinnovo del contratto, gli esigui fondi per la valorizzazione del personale sono destinati a premiare la “dedizione alla scuola”, non vengono prorogati i contratti-Covid del personale Ata. Niente per la riduzione delle classi sovraffollate, niente per il superamento del blocco alla mobilità per il personale neoimmesso, nessuna misura per il superamento del precariato. La Scuola ne esce umiliata e offesa, tanto che lo scorso 15/11 è stato proclamato lo stato di agitazione. E’ l’ora di mobilitarci: oggi alle ore 12:30 presidio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale di Firenze in via Mannelli, in concomitanza con il tentativo di conciliazione tra sindacati e Ministero dell’Istruzione


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