Ribadite le rispettive posizioni in attesa della convocazione al Mise che Fim, Fiom, Uilm e Rsu auspicano arrivi rapidamente per affrontare il tema del futuro della vertenza. Il confronto in sede sindacale proseguirà il 2 novembre
Nell’ambito del secondo incontro previsto dall’art. 9 del CCNL che si è svolto stamattina, da remoto, fra la Gkn e Rsu, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, l’azienda ha sostanzialmente confermato quanto già emerso al Mise, evidenziando di aver avuto interlocuzioni quotidiane con il governo e i ministeri competenti per giungere al più presto all’individuazione di un advisor che lavori ad una proposta di reindustrializzazione del sito che tenga conto della continuità occupazionale.
Sindacati e Rsu hanno ribadito che qualsiasi negoziazione debba partire dal ritiro della messa in liquidazione e sgombrando il campo da una possibile riapertura della procedura di licenziamento dei lavoratori.
A queste sollecitazioni, l’azienda ha risposto di non ritenere la messa in liquidazione come preclusiva di qualsiasi trattativa e che la procedura di licenziamento non sia attualmente sul tavolo, pur non escludendola in futuro.
Per quanto riguarda l’informativa sulle ragioni della chiusura, l’azienda ha mantenuto un atteggiamento elusivo, non rispondendo in maniera chiara alle domande puntuali della RSU in merito alle presunte criticità produttive che hanno portato alla decisione della chiusura dello stabilimento, né tantomeno alle richieste di informazione riguardo alle esternalizzazioni dei volumi a seguito della chiusura di Gkn Campi Bisenzio.
Il confronto in sede sindacale proseguirà il 2 novembre , in attesa comunque di una convocazione al Mise che Fim, Fiom, Uilm e Rsu auspicano arrivi rapidamente per affrontare il tema del futuro della vertenza