Una grande frode nel settore alberghiero e della ristorazione, incentrato su false assunzioni e finti infortuni sul lavoro, per lucrare sulle indennità in materia di previdenza da parte di Inps e Inail.
Un giro portato alla luce dalla guardia di finanza di Lucca in cui risulta coinvolto anche un noto commercialista, grazie al quale venivano gonfiati i rendimenti delle varie ditte coinvolte, spesso riguardanti attività defilate dai tradizionali circuiti del turismo e poste in luoghi marginali della Valle del Serchio, della Garfagnana e della Piana di Lucca; che, sulla carta, risultavano in piena e crescente attività.
La rete è stata smantellata dai militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Lucca, al termine di una complessa e articolata attività investigativa finalizzata al contrasto delle frodi nel settore della spesa previdenziale. Il meccanismo avrebbe prodotto alla gang oltre un milione di euro di indennità, a vario titolo, erogate dall’Inps e dall’Inail. Dodici le persone indagate a vario titolo nell’inchiesta: tra questi figurano imprenditori del settore alberghiero, professionisti, un commercialista residente in provincia di Pisa e alcuni dipendenti delle società create ad hoc e che, per l’accusa, si sarebbero prestati alla truffa e ne avrebbero guadagnato. L’ipotesi di reato principale è quella di truffa agli enti previdenziali.