Il sindaco Luca Salvetti, accompagnato dall’assessore al Sociale Andrea Raspanti ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della tomba di Lenuca , l’unica dei quattro bambini ancora sepolta al cimitero dei Lupi alla Cigna (le altre salme per volontà dei genitori sono state traslate in Romania).
Presenti alla breve cerimonia rappresentanti delle associazioni che furono determinanti, all’epoca, per l’organizzazione dei funerali, il sostegno ai genitori dei bimbi e il supporto all’accoglienza, insieme al Comune, dei familiari venuti da tutta Europa (Svs, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Don Nesi Corea. Intervenuto anche il consiglere regionale Francesco Gazzetti.
Salvetti ha dichiarato:“Ogni anno il rischio è quello di portare, a questa cerimonia, parole retoriche. Non è mai successo perché troppo vivo il ricordo di una delle tragedie più grandi che la Livorno del dopoguerra, ha dovuto affrontare, c’è un concentrato di emozioni e angoscia che ha sempre caratterizzato questa memoria. Si trattò di un episodio che che ebbe dell’incredibile, che non dovrebbe mai essere consentito in una città civile.
Come Sindaco e come livornese sento profondamente l’obbligo morale di venire qui e lanciare un messaggio teso all’attenzione e considerazione per chi viene qui da lontano o comunque vive in contesti che ci sembrano diversi, distanti. L’accoglienza deve tornare ad essere un tratto distintivo della Livorno più bella, genuina, che sa vivere e convivere con chi viene da lontano come ha saputo fare nella sua storia”.
Il Sindaco ha inoltre annunciato che all’inizio dell’anno scolastico sarà apposta una targa dedicata ai bambini morti nel rogo, alla nuova scuola volano che l’Amministrazione Comunale sta realizzando in via Fratelli Gigli nel quartiere di Corea, a memoria del drammatico accaduto e che questa sarà una ulteriore tappa nel perpetuare il ricordo e un monito perché non debba più accadere.
Raspanti si è unito al Sindaco nel ringraziamento alle associazioni senza il cui supporto all’epoca sarebbe stato tutto più difficile, e ancora oggi impegnate a tenere viva la memoria di quanto accaduto e a operare ogni giorno per l’inclusione sociale delle persone più svantaggiate, affinché certe tragedie non debbano ripetersi più”.
Il consigliere Gazzetti ha ricordato come quella notte il fuoco abbia i sogni le esperienze le speranze di intere famiglie. La presenza del Sindaco con fascia tricolore vuol rappresentare la vicinanza della Città e la volontà di trasformare quella tragedia in un monito .