Dopo quasi sette anni cambia il vertice della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana. Con un decreto deliberativo, infatti, il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, ha nominato la professoressa Ave Marchi nel Consiglio di indirizzo della storica Fondazione (partecipata dall’amministrazione provinciale e che ha sede insieme col Museo nella cappellina di S. Maria a Palazzo Ducale). Una nomina che, in virtù delle norme statutarie dell’organismo stesso, le fa assumere la carica di presidente della Fondazione quale rappresentante nominata dalla Provincia.
Ave Marchi, che già faceva parte del Consiglio di gestione della Fondazione, succede ad Alessandro Bianchini che era presidente dal novembre del 2014.
Oggi – venerdì 16 luglio – nella sede del Museo Cresci la foto di rito per il passaggio di consegne e “l’investitura ufficiale” da parte di Menesini con la prof. Marchi che si dichiara felicissima di intraprendere questo percorso a capo di una Fondazione che tratta un tema a lei molto caro come quello dell’emigrazione italiana.
Direttore scientifico della Fondazione Cresci rimane l’arch. Pietro Luigi Biagioni.
Ave Marchi è stata docente di italiano e latino al Liceo scientifico Vallisneri di Lucca, poi Dirigente Scolastico in varie scuole di I e II grado, già presidente del cda dell’ex-Real Collegio di Lucca, collabora con diverse associazioni che si propongono di offrire alla cittadinanza, e in particolare ai giovani, occasioni di approfondimento storico-culturale tra cui: Amici del Machiavelli, Amici dell’Archivio fotografico del Comune di Lucca, Comitato provinciale per la promozione dei valori risorgimentali.
Nutre da anni un particolare interesse nei confronti degli Archivi scolastici, ha prodotto: “Donne da voi non poco la Patria aspetta” attività di Laboratorio Didattico sull’Archivio dell’Istituto Magistrale Paladini e il DVD “Due Secoli di Storia delle Istituzioni Scolastiche: le Dotazioni Didattiche delle Scuole Lucchesi nel XIX e XX Sec. (Fisica-Tecnica-Tecnologia)”.
Ha pubblicato nei Quaderni della Fondazione Cresci “Andavano alle figure con Canova e Donatello. I gessi di tradizione classica e rinascimentale dei figurinai lucchesi nel centro Europa tra Ottocento e Novecento” e “ Adamo Lucchesi- l’esplorazione del Gran Chaco e i suoi pionieri”.
Ricordiamo che il museo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana di Palazzo Ducale accoglie un corpus documentario inestimabile tra documenti e fotografie del fenomeno migratorio offrendo al visitatore la possibilità di ripercorre l’esperienza migratoria attraverso le sue varie tappe e le sue vicissitudini. Si tratta di un percorso capace di incuriosire il visitatore sia italiano che straniero attraverso filmati storici, documenti, oggetti, manifesti, locandine, lettere, passaporti e biglietti di viaggio dei grandi transatlantici che, nel secolo scorso, trasportavano gli italiani in cerca di fortuna al di là dell’Oceano.