Progetti per giovani ricercatori nel campo della sanificazione di ambienti sanitari, premi per studenti di talento e il restauro del complesso di Santa Croce in Fossabanda a Pisa destinato a diventare campus. Si è concluso con questi risultati il primo anno di lavoro della Fondazione “Il Talento all’Opera” Onlus, l’ente filantropico nato dall’iniziativa di imprese ed associazioni per promuovere azioni a supporto del merito a livello nazionale e, in particolare, attraverso l’azione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Il primo anno di attività si è intrecciato con la pandemia e priorità e interventi ne sono stati condizionati: ad essere finanziati, infatti, sono stati progetti di ricerca nel campo della sanificazione di ambiente sanitari mediante raggi UV, grazie a donazioni di Reale Foundation e di Fondazione Marmo, che hanno consentito di mettere all’opera giovani ricercatori della Scuola Sant’Anna. 

Accanto a questo, per “motivare” i migliori talenti, sono state sono state istituite, insieme a EY Foundation, 42 borse di studio per sostenere gli studenti delle Seasonal School della Scuola Sant’Anna, un percorso di eccellenza su temi di frontiera per gli studenti di tutti gli atenei italiani ed europei con risultati eccellenti negli studi.

La Fondazione ha scelto inoltre di individuare come progetto simbolo il supporto al restauro del complesso di Santa Croce in Fossabanda a Pisa, che diventerà un campus per l’accoglienza, la formazione e la promozione dei migliori studenti e ricercatori (nel corso del 2020 sono state avviate le analisi di fattibilità e le interlocuzioni con gli stakeholder).

Per il suo secondo anno ora la Fondazione “Il Talento all’Opera” rilancia. Alla trasformazione di Santa Croce in Fossabanda in un grande campus nazionale del talento – a prescindere dalle condizioni sociali ed economiche degli studenti – e ai premi per attirare talenti da tutte le Università italiane si aggiunge il progetto “Talento Plus”, finanziato da Intesa Sanpaolo, che vuole “individuare” il talento sin dalle scuole superiori e “mapparlo” nel percorso di crescita, fino all’ingresso nel mondo del lavoro. Proprio al fine di sostenere i migliori studenti “in uscita”, la Fondazione sosterrà attraverso erogazioni in beni, servizi o danaro il percorso di avvio di alcune start-up.

“Possiamo essere molto soddisfatti – dice la presidente Gina Giani – in un anno molto difficile, abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati e ne abbiamo stabiliti di ancora più ambiziosi, ma possibili e concreti per il 2021. La compagine dei sostenitori e dei partecipanti si è ampliata, ed altri si aggiungeranno in questo anno. Abbiamo guardato molto all’impatto della nostra azione: erogazioni mirate, efficienza, attenzione ai risultati”.

“Se pensiamo al talento come un fiume in piena nel nostro Paese – dicono la presidente Giani e la rettrice della Scuola Sant’Anna, Sabina Nuti – le imprese di Talento all’Opera hanno deciso non semplicemente di attendere alla foce che l’Università “produca” talenti da inserire nel mondo economico, ma di agire alla sorgente, laddove i talenti sono riconosciuti, valorizzati e accompagnati. Una straordinaria azione di interesse generale, in grado di cambiare il modo in cui Università e realtà economiche si parlano”.

Nell’anno 2020 la Fondazione “Il Talento all’Opera” ha raccolto fondi per 160.000 euro, che si aggiungono ai 70.000 euro di quote associative (di cui 50.000 euro destinati per legge al patrimonio). Le erogazioni di “missione” effettuate nel 2020 ammontano a 150.000 euro circa.

Nel 2021 la Fondazione programma di raccogliere 320.000 euro, più che raddoppiando i risultati del primo anno. “Una sfida impegnativa – aggiunge la presidente Giani – ma è il nostro contributo alla ripresa e alla resilienza del Paese, tramite l’Università. Non possiamo mancarla”.

I fondatori di “Il Talento all’Opera” sono Acque, Dedalus, List, Forti Holding, Unione Industriale Pisana, Toscana Aeroporti cui si sono aggiunti come partecipanti Intesa Sanpaolo, Assofarm, Banca Popolare di Lajatico, Lapi Group.


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