Dopo aver vinto il premio ATLAS del Cern di Ginevra, un altro prestigioso riconoscimento per la giovane ricercatrice dell’Università di Pisa .
Pochi mesi dopo aver vinto il premio internazionale per la migliore tesi di dottorato dell’esperimento ATLAS al CERN di Ginevra, Milène Calvetti si è aggiudicata adesso il prestigioso Premio Conversi istituito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che premia ogni anno le due migliori tesi di dottorato nell’ambito della fisica subnucleare.
Milène Calvetti, che nel 2020 ha conseguito il dottorato in Fisica all’Università di Pisa, ha condotto uno studio sulle proprietà del bosone di Higgs nell’ambito dell’esperimento ATLAS al laboratorio CERN di Ginevra, oggetto della sua tesi dal titolo “Studies on H → bb decay and VH production with the ATLAS detector”. Al momento Milène è assegnista di ricerca presso l’Università di Pisa e cooperation associate al CERN, dove sta continuando a lavorare in ATLAS sul bosone di Higgs.
I premi annuali alle migliori tesi di dottorato vengono assegnati dall’INFN nelle cinque aree di ricerca dell’Istituto, ovvero in fisica subnucleare, astroparticellare, nucleare, teorica e tecnologica, e su attività di ricercae sviluppo nell’ambito del calcolo. I premi, del valore di 2.000 euro ciascuno e assegnati dalle cinque Commissioni Scientifiche Nazionali (CSN) e dalla Commissione Calcolo e Reti (CCR) dell’INFN, sono intitolati alla memoria di illustri fisici italiani o colleghi dell’INFN: Marcello Conversi, Bruno Rossi, Claudio Villi, Sergio Fubini, Francesco Resmini e Giulia Vita Finzi.
Il premio ricevuto da Milène Calvetti nell’ambito della fisica subnucleare (insieme a Marco Boretto, dell’Università di Torino) rende omaggio alla figura di Marcello Conversi, protagonista negli anni della Seconda guerra mondiale, insieme a Ettore Pancini e Oreste Piccioni, di un esperimento fondamentale che portò alla scoperta del muone e segnò di fatto la nascita della fisica delle alte energie.