Mentre gli umani sono limitati da zone rosse ed arancioni, gli uccelli si spostano liberamente, e nell’area naturale protetta di Arnovecchio, arrivano un gabbiano proveniente dalla Croazia e un cormorano dalla Finlandia.

Come è possibile sapere tutto questo? Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, che gestisce l’oasi naturale per conto del Comune di Empoli, garantisce anche un’attività continuativa di monitoraggio naturalistico della flora e della fauna.

Una particolare attenzione, trattandosi di una zona umida, è posta sull’avifauna acquatica, tenuta sotto osservazione in modo continuativo da personale qualificato in possesso di abilitazione per i censimenti rilasciata da ISPRA.

CHE COSA E’ STATO OSSERVATO – Grazie a quanto sopradetto, nello scorso mese di novembre è stato osservato e fotografato nell’oasi un gabbiano comune con anello di riconoscimento leggibile a distanza: il dato è stato inviato alla banca dati EPE (Euring Protocol Engine) e dalla cronistoria arrivata da ISPRA risulta che è stato inanellato nel 2017 in Croazia dall’Istituto di Ornitologia di Zagabria. Negli anni successivi il gabbiano è stato segnalato più volte in Francia nell’area naturale Les Vieux Salins d’Hyeres, fino a luglio 2020, poi ad Arnovecchio.

Nel mese di gennaio 2021 è stata la volta di un giovane cormorano che è risultato essere stato inanellato addirittura dagli ornitologi del Museo di Storia Naturale di Helsinki, in Finlandia; la specie frequenta le nostre regioni soprattutto nel periodo invernale, provenendo da vari paesi europei, e sono pochi gli individui che si fermano per nidificare nella vicina Riserva Naturale del Padule di Fucecchio.

Le attività di monitoraggio ornitologico hanno permesso al centro di stilare una “check list” dell’avifauna di Arnovecchio, che ha recentemente superato le 100 specie; un dato rilevante per una piccola area come questa.

Fra le presenze più curiose degli ultimi mesi anche un ibrido fra due specie diverse di anatra, il moriglione e la moretta tabaccata; si trattava di un esemplare maschio, molto bello e con caratteri morfologici intermedi rispetto alle due specie di origine. In natura ci sono barriere comportamentali all’accoppiamento fra specie diverse, ma nelle anatre le eccezioni non sono così rare, soprattutto all’interno dello stesso genere.

L’attività di monitoraggio viene messa anche al servizio della fruizione, ed i visitatori di Arnovecchio, che siano appassionati di birdwatching o meno, vengono sempre aggiornati sugli avvistamenti più interessati.

ORARI DI APERTURA E DISPOSIZIONI ANTI CONTAGIO – Nel mese di marzo (salvo eventuale ingresso in zona rossa) l’area naturale protetta di Arnovecchio è sempre aperta al pubblico il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 9 alle 12, ad accesso libero e senza prenotazione.

All’interno dell’area alcune semplici norme consentono di passeggiare in sicurezza: per tutti obbligo di mascherina di protezione e di mantenere la distanza interpersonale di un metro e ottanta.

Sarà possibile anche entrare, in numero contingentato, nei capanni di osservazione, portandosi da casa un binocolo personale per vedere meglio i tanti ospiti alati del lago e del boschetto ripariale. Ad accogliere i visitatori ci sarà come al solito una Guida Ambientale del Centro RDP Padule di Fucecchio, da contattare anche per altre informazioni sull’area e sugli orari di apertura nei mesi successivi (email fucecchio@zoneumidetoscane.it); gli interessati possono anche visitare la pagina Facebook dedicata all’indirizzo /oasidiarnovecchio.


Alienazione dello stadio, si inizia con la definizione del valore dell’immobile

Dopo l’esperienza in ospedale un imprenditore crea un vademecum per affrontare il virus