Impiego della Municipale allo stadio, la risposta dell’assessore Bonanno. «Polemiche inopportune e inutili. Numero agenti è disposto dalla Questura»

L’assessore alla sicurezza, Giovanna Bonanno, insieme al comandante della Polizia Municipale, Alberto Messerini, rispondono in merito alle polemiche sul numero di agenti della Polizia Municipale impiegati allo stadio durante la disputa delle partite a porte chiuse.

«Trovo inaccettabili e inopportune – dichiara l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – le esternazioni di alcuni consiglieri di minoranza che si cimentano in digressioni poco rispettose non soltanto del lavoro degli agenti di Polizia Municipale e delle altre Forze dell’ordine, ma addirittura del ruolo istituzionale che rivestono organi come il Questore e il Prefetto di Pisa, mettendo addirittura in discussione le decisioni assunte nell’espletamento delle loro funzioni. È, infatti, noto come l’impiego del personale della Polizia Municipale, al pari di quello delle altre Forze di Polizia, sia disposto con ordinanza dal Questore, in ragione delle valutazioni ponderate in merito alle problematiche di ordine pubblico e sicurezza, nonché in termini di prevenzione e vigilanza. Fare dell’ironia sul lavoro dei nostri agenti che attendono alle disposizioni delle massima autorità di pubblica sicurezza, svolgendo in punti strategici presidi per controlli sulla viabilità e servizi di scorta alle diverse squadre, non può che ritenersi del tutto inopportuno, quanto perfettamente inutile. Se si ritengono eccessive le disposizioni in materia di sicurezza durante lo svolgimento delle partite, i consiglieri comunali farebbero bene a informarsi meglio (senza dire che avendo avuto esperienza di governo dovrebbero essere a conoscenza delle specifiche competenze istituzionali in materia di sicurezza) e rivolgersi alle autorità competenti».

«Nell’ultima partita disputata dal Pisa in casa a porte chiuse, quella contro la Salernitana lo scorso 9 febbraio – spiega il comandante Alberto Messerini -, erano impegnate 4 pattuglie della Polizia Municipale per un totale di 8 agenti, oltre al coordinatore dei servizi, così come disposto dall’ordinanza del Questore. Quindi, gli agenti non erano 13 e non era presente alcun dirigente tra loro (di certo non il sottoscritto). Teniamo a ricordare che, su disposizione della Questura di Pisa, la Polizia Municipale ha il compito di occuparsi della viabilità, ovvero di scortare il pullman della squadra ospite, tramite 2 agenti in motocicletta e 3 pattuglie fisse, che sono tenute se necessario a fermare il traffico per dare precedenza al mezzo che deve condurre la squadra dentro lo stadio entro un preciso orario, sempre secondo disposizione della Questura. Nel caso delle partite disputate a porte chiuse, la Questura ci invita esplicitamente a predisporre attenti servizi di vigilanza e viabilità, anche al fine di prevenire situazioni di assembramento e di blocco del traffico cittadino causati da gruppi di tifoserie ultras che, come è successo non più di un mese fa a Pisa sul Ponte Solferino, si ritrovano per manifestare la loro contrarietà alle limitazioni all’accesso del pubblico o anche solo per esprimere il sostegno alla propria squadra».

«Ricordo infine – conclude Messerini – che durante le partite disputate a porte aperte, cioè in presenza del pubblico e delle tifoserie, le pattuglie impegnate erano 6 e gli agenti salivano a 15-20 in caso di derby a rischio di scontri. Il numero di agenti di Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri viene comunque sempre disposto dal Questore, tramite specifica ordinanza relativa ad ogni partita, sulla base delle valutazioni espresse dal GOS (Gruppo Operativo Sicurezza)».


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