“La grande distribuzione ci ha salvato perché ci ha permesso di chiudere l’anno con l’1,2% in più di vendite per quanto riguarda il vino Chianti, ma il problema è che sono poche le aziende che vendono nella grande distribuzione, la maggior parte delle nostre imprese vende nel canale Horeca e sono veramente in grande sofferenza. Il momento è molto drammatico e da questa crisi se ne può uscire soltanto andando a ristrutturare la nostre aziende che significa fare investimenti, ma per farlo è necessario avere accesso al credito che in questo momento non è così facile”. Lo ha detto Giovanni Busi presidente del Consorzio Vino Chianti intervenendo come relatore al “RestartAgrifood! – Stati Generali dell’Agroalimentare italiano”, evento digitale organizzato da ESG89 Group e trasmesso in diretta streaming.  

Per Busi “oggi abbiamo una grande opportunità, oltre 200 miliardi di euro che arrivano in Italia dall’Europa, e secondo me molti di questi devono essere spesi per lo sviluppo delle imprese perché se si crea sviluppo, allora si crea anche reddito”. Il presidente del Consorzio Vino Chianti ha poi ribadito la richiesta di “abbattere i dazi per facilitare le esportazioni” perché “come consorzio esportiamo circa il 70% della nostra produzione: sul totale di 100 milioni di bottiglie prodotte in un anno circa 70 milioni vanno all’estero”.


Anva: “si al diritto alla salute, no alle comunicazioni delle chiusure last minute”

Mobilitazione terziario: le dichiarazioni di Confesercenti