Uno studio pubblicato su Scientific Reports da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa prevede la cura del sonno e in particolare l’insonnia attraverso l’utilizzo combinato di dispositivi indossabili e algoritmi di intelligenza artificiale
“I disturbi del sonno – spiega l’Università di Pisa – sono tanto diffusi quanto trascurati. Si ritiene infatti che più di un terzo della popolazione ne soffra. La rilevanza di tali disturbi è però spesso ignorata, per tanti motivi. Uno di questi dipende dai sistemi complessi e costosi di monitoraggio del sonno in ambiente ospedaliero, che necessitano dell’applicazione di numerosi elettrodi che rendono la diagnostica del sonno complessa”. Lo studio pubblicato su Scientific Reports cambia lo scenario: descrive un nuovo approccio che si avvale dell’utilizzo di piccoli braccialetti poco invasivi, detti actigrafi, che vengono posizionati sul polso, come se fossero degli orologi, e dell’elaborazione dei dati grazie ad un algoritmo di intelligenza artificiale per l’identificazione delle epoche di sonno e dei risvegli. Questo algoritmo può essere impiegato con i dati raccolti da dispositivi indossabili come smartwatch e smartband commerciali comunemente utilizzati per il monitoraggio dell’attività fisica. Il metodo sviluppato garantisce un’analisi ad alta prestazione del ciclo sonno-veglia e tutela la riservatezza dei dati sensibili del paziente poiché può essere integrato all’interno del dispositivo indossabile stesso.