100 mila euro per i buoni spesa alle famiglie in difficoltà e 300mila euro per il bando a sostegno delle microimprese: con l’approvazione della salvaguardia da parte del consiglio comunale, ieri sera l’amministrazione è andata  a incrementare ulteriormente le risorse a sostegno dei carraresi più colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia.


«Questo intervento e quelli messi in campo nei mesi scorsi confermano l’impegno e l’attenzione dell’amministrazione a chi si trova in maggiori difficoltà. La sfida posta dall’emergenza Covid è però tale che, per superarla, richiede a ciascuno di fare la propria parte, anche nei piccoli gesti quotidiani. Dall’acquistare nei negozi di vicinato, evitando lo shopping online, al supportare i vicini di casa per la spesa o i farmaci: dobbiamo rinnovare il nostro senso di comunità, essere più attenti ai bisogni di chi vive intorno a noi» ha commentato il sindaco Francesco De Pasquale.
Con la salvaguardia di ieri sera, la cifra destinata ai carraresi più colpiti dalla crisi ha superato la soglia del milione e 600mila euro, tra buoni spesa, contributi affitto e sostegno alle microimprese. Una somma raggiunta mettendo insieme gli stanziamenti destinati dal governo alla nostra città, le risorse attinte dall’amministrazione direttamente dalle casse comunali e un contributo della Regione Toscana da 100mila euro.


Ma vediamo nel dettaglio come sono state usate queste risorse.
Tra marzo e giugno 2020, durante il primo lockdown sono stati distribuiti oltre 10.000 buoni pasto per un totale di 518.983,74 euro: 318.983 euro finanziati dal governo, 120.000 euro erogati dal settore Servizi Sociali del Comune e circa 80.000 in donazioni private.
Per la seconda ondata della pandemia, attualmente in corso, sono già a disposizione altri 550.448 euro, anche questi destinati alla distribuzione di buoni pasto, che partirà a breve: 350.448,74 euro in fondi del governo e 200mila euro in risorse del municipio di cui 100mila euro attinti dal bilancio del settore Sociale e altri 100mila arrivati proprio dalla salvaguardia approvata lunedì sera dal consiglio comunale.

Ma le misure di contrasto all’emergenza alimentare non sono le sole messe in campo. Nei mesi scorsi sono stati erogati 235mila euro per il fondo affitti, in contributi al canone di locazione, di cui 100mila euro dalla Regione Toscana e 135mila direttamente dal Comune di Carrara.

Il totale delle risorse andate ai nuclei in difficoltà ammonta dunque a oltre 1,3 milioni di euro di cui oltre mezzo milione stanziato direttamente dall’amministrazione comunale. A questo si aggiungerà un bando da 300mila euro finanziato con risorse del municipio, anch’esse destinate nel corso del consiglio comunale di lunedì con l’intervento di salvaguardia: la cifra servirà a sostenere le microimprese della città. 

Nei mesi scorsi, inoltre, l’amministrazione ha utilizzato tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa di emergenza per alleviare cittadini e attività sul fronte delle imposte: a inizio aprile è stata deliberata la sospensione dei termini di scadenza dei pagamenti di Tari, Tosap e Icp. In particolare lo scorso luglio il Comune ha finanziato con risorse proprie riduzioni sulla Tari per 620mila euro: di questi, 190mila sono andate ad alleviare le imprese oggetto di chiusura a seguito dei provvedimenti presi dal governo durante il primo lockdown; altri 220mila sono stati sgravati dalle tariffe delle famiglie in difficoltà. Inoltre, a inizio giugno, a ristoranti, bar e locali è stata data la possibilità di ampliarsi sul suolo pubblico senza ulteriori esborsi, in una iniziativa mirata ad agevolare il rispetto delle norme anti contagio che, come sappiamo, richiedono la disponibilità di maggiori spazi.


Nei prossimi giorni sul sito del comune di Carrara verranno pubblicate tutte le informazioni di dettaglio sia sulla seconda tranche di distribuzione dei buoni spesa, sia sul bando per il sostegno alle microimprese.


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