“Sta per concludersi l’anno e la saracinesca dell’ufficio postale di Sambuca Val di Pesa, chiuso per via di un furto, appare ancora inverosimilmente abbassata”. Dopo aver più volte richiesto e atteso invano un intervento di ripristino da parte di Poste il sindaco David Baroncelli non si rassegna al silenzio e decide di esprimere pubblicamente il suo dissenso nell’interesse e per il bene della comunità. “Sono trascorsi più di due mesi dal furto che ha comportato la cessazione temporanea della sede situata in via Giovanni XXIII – spiega il sindaco – all’esterno si legge un cartello che annuncia l’interruzione dell’attività dallo scorso 22 ottobre senza fornire alcuna indicazione su una possibile riapertura”.

“L’unico elemento certo è la chiusura dell’ufficio – continua incredulo – che dallo scorso autunno non eroga alcun servizio alla comunità, fatto che costringe i cittadini a riversarsi sugli uffici delle zone limitrofe con l’inevitabile conseguenza di affollamento e lunghe file di attesa all’esterno degli altri presidi postali del territorio”.

La chiusura dell’ufficio di Sambuca ha determinato infatti il dirottamento dei servizi su altre aree e indotto i cittadini a rivolgersi in particolare agli uffici postali di Tavarnelle, Barberino, Vico e Marcialla che, avendo già risentito del piano di riorganizzazione dei servizi e riduzione degli orari, avvertono non poche difficoltà legate ad un ingolfamento delle operazioni. “Le criticità che sono derivate da questa chiusura ingiustificatamente prolungata sono innegabili – aggiunge il sindaco – nonostante le reiterate istanze da parte dell’amministrazione comunale, Poste Italiane continua a latitare, a mostrarsi sorda alle nostre richieste. Da un servizio pubblico ci aspettiamo risposte puntuali e interventi immediati. Le esigenze della popolazione non possono più attendere”.

A rafforzare la posizione del primo cittadino una mozione del gruppo consiliare di Centrosinistra, proposta dai consiglieri Laura Montini e Tiziano Alba, pronta per essere discussa nella seduta del prossimo Consiglio comunale. “Riaprire l’ufficio al quale si rivolge una delle frazioni più popolose del territorio di Barberino Tavarnelle – scrivono – dove peraltro si trova un’importante area economica con un bacino di utenza di circa 190 aziende, oltre alle famiglie residenti e ai cittadini che abitano nelle zone limitrofe, è una priorità. Com’è possibile che l’ufficio ancora non sia stato ripristinato e non ci sia alcuna certezza che riapra?”.

“Pensiamo anche alle difficoltà legate al difficile momento che stiamo vivendo – concludono i consiglieri – le misure di contenimento della pandemia che obbligano al distanziamento sociale all’esterno degli uffici, le condizioni climatiche che non sono certo favorevoli e non invitano ad attendere fuori, questi alcuni dei disagi che accrescono le problematiche degli anziani che già versano in una situazione complessa e rischiosa per la loro salute. Per questo chiediamo la riapertura dell’ufficio postale di Sambuca val di Pesa e il ritorno alla regolare erogazione del servizio postale entro i primi giorni di gennaio”.


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