Al centro del colloquio la preoccupazione per la tenuta economica e sociale nella fase post Covid, il futuro della città

“La pandemia sta mettendo a durissima prova l’intera società e il tessuto economico di Prato è senza dubbio uno dei più colpiti. Potremo uscire da questa situazione solo tutti insieme, come comunità, come distretto, quindi avviare subito momenti di confronto che coinvolgano il maggior numero possibile di soggetti è fondamentale”. Il sindaco Matteo Biffoni ha condiviso l’invito del Vescovo Giovanni Nerbini che nelle scorse settimane ha lanciato #farepatti. Ieri sera in un lungo colloquio presso il Palazzo vescovile si sono scambiati i propri punti di vista sulla situazione attuale e, soprattutto, sul futuro prossimo che Prato dovrà affrontare, consapevoli che la fase pandemica rischia di incidere pesantemente sulla condizione socioeconomica della città.

“Sono convinto che non sia il tempo per le illusioni o le effimere speranze, è inutile pensare che tutto tornerà come prima. Quello che abbiamo attraversato e stiamo ancora vivendo è molto più di un’emergenza sanitaria, è uno tsunami che deve farci ripensare profondamente il nostro sistema economico e  sociale – ha ribadito il sindaco -. Dobbiamo attrezzarci per essere in grado di affrontare la ripresa individuando strade e strumenti necessari, seguendo le indicazioni degli operatori, dei rappresentanti del mondo del lavoro, ma anche di esperti”.

Biffoni ha quindi ringraziato il vescovo Nerbini per l’impegno della Diocesi durante questa fase di emergenza e in questa iniziativa che mira a coinvolgere le diverse realtà cittadine, assicurando la piena e fattiva collaborazione da parte delle istituzioni. “Oggi più che mai nessuno può pensare di salvarsi da solo. Prato riuscirà a trovare soluzioni e prospettive per il proprio sviluppo sociale, economico, lavorativo soltanto se creiamo una rete di collaborazione vera tra tutti i soggetti”. 


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