PISA. Come preannunciato, visto l’andamento dei contagi e la crescente pressione dei ricoveri Covid sugli ospedali e dovendo salvaguardare anche la cura delle altre patologie urgenti, gravi e ad alta complessità, anche nella Azienda ospedaliero universitaria di Pisa scatteranno, nei prossimi giorni, le misure previste dalla Regione per limitare l’attività in elezione e liberare così risorse e posti letto.

Verranno quindi rimodulate le attività programmate di ricovero medico e chirurgico continuando a garantire i percorsi oncologici in classe A e l’alta complessità non rinviabile a giudizio dello specialista. 

Sul fronte ambulatoriale verrà garantita l’attività urgente, oncologica e ritenuta indispensabile dallo specialista e ci sarà un margine per preservare, ove possibile, quanto programmato a livello territoriale a patto che non determini criticità nel reperimento delle risorse per l’assistenza ai pazienti ricoverati. In osservanza alle indicazioni regionali verrà preservata anche l’attività di screening oncologico.

Tradotto in termini pratici, ciò significa che ogni Azienda rimodulerà la propria organizzazione interna in modo da garantire il maggior numero possibile di posti letto ai pazienti Covid senza chiudere del tutto, come era avvenuto nella prima ondata di pandemia, l’attività specialistica no-Covid. Restano ovviamente sempre attivi i percorsi legati all’urgenza e alle reti tempo-dipendenti (ictus, infarto, trapianti etc…)

Questa rimodulazione permetterà di ridurre la circolazione in ospedale e di liberare risorse per i pazienti Covid sia in termini di posti letto sia di personale. Attualmente sono occupati 211 posti letto Covid, fra ordinari e intensivi, nelle varie aree di degenza dedicate e, nelle prossime settimane, si conta di reperire un’altra cinquantina di posti letto di cure cosiddette intermedie e a bassa intensità, per i pazienti Covid in remissione di malattia, in modo tale da utilizzare al meglio i posti letto intensivi e sub-intensivi, che potranno espandersi fino a raggiungere quota 42.

Tutta questa rimodulazione, che avverrà nel corso del fine settimana, comporterà un riassetto delle degenze con trasferimenti di pazienti e personale, il che comporterà qualche disagio.

A questo proposito la Direzione ringrazia sin da ora tutto il personale per l’impegno, lo spirito di sacrificio e la disponibilità dimostrati in questa difficile congiuntura. 

Riguardo agli aspetti logistici e di riorganizzazione dei flussi, sono in dirittura d’arrivo i lavori per sostituire la tenda pre-triage che filtra gli ingressi al Pronto soccorso con un container, e gli spazi riservati ai pazienti Covid o sospetti Covid in arrivo al Pronto soccorso nella ex sala di attesa e nella camera calda. Gli accessi ai due stabilimenti ospedalieri sono filtrati dai vari check-point allestiti agli ingressi mentre resta in vigore l’ordinanza regionale sulla riduzione delle visite nelle degenze no Covid e sugli accompagnatori.

Inoltre, in questi giorni si sta ultimando la predisposizione della Foresteria degli Spedalinghi, come nella precedente ondata, ad uso del personale impegnato a vario titolo in area Covid. Seguiranno indicazioni specifiche sulle modalità di accesso.

Infine, sul fronte delle assunzioni, dal 1 gennaio 2020, fra entrate e uscite (pensionamenti e cessazioni), sono stati presi in servizio 124 infermieri, 48 oss, 33 medici e circa 150 interinali (per la maggior parte infermieri). In area Covid attualmente lavorano, fra assistenza diretta e funzioni complementari, a rotazione sui vari turni, all’incirca 600 fra infermieri e oss e 120 medici.

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ultimo aggiornamento: 12-11-2020


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