Grande partecipazione ai laboratori interattivi sul Romanico del Monte Pisano, promossi dal Comune di Capannori e tenutisi la scorsa settimana nell’ambito del progetto trasnfrontaliero fra Italia e Francia denominato ‘Itinera Romanica+’. Un importante progetto europeo che valorizza il patrimonio culturale del Romanico diffuso nelle cinque regioni dell’area di cooperazione, Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e PACA (Provenza, Alpi Marittime e Costa Azzurra) attraverso la realizzazione di percorsi di collegamento fra siti Romanici e lo sviluppo di azioni congiunte di tutela, promozione e valorizzazione, di cui Capannori è capofila. Ai laboratori hanno partecipato numerosi cittadini e stakeolder dei territori del Tavolo dei Comuni del Monte Pisano, guidato sempre dal Comune di Capannori. Porta di accesso all’itinerario sul Romanico minore del Monte Pisano, che comprende pievi, monasteri ed eremi delle zone rurali e periferiche, è la Pieve di S.Bartolomeo a Badia di Cantignano. Tra i siti che compongono l’itinerario sul territorio capannorese ci sono anche la chiesa di S.Quirico in Casale a Guamo, l’oratorio di San Martino a Palaiola, la chiesa di San Leonardo in Treponzio e la chiesa di San Bartolomeo a Ruota.
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione ottenuta da questi laboratori, che dimostra grande interesse per questo tema – afferma l’assessore al turismo del Comune di Capannori, Lucia Micheli –.’Itinera Romanica +’ ha l’importante obiettivo di valorizzare i siti romanici minori e renderli accessibili, sia da un punto di vista fisico, con l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia da un un punto di vista virtuale, affinché siano fruibili al maggior numero di utenti, incluse le persone con disabilità motorie o sensoriale, attraverso la creazione di un App che consenta la visita virtuale. Altro aspetto da sottolineare è il coinvolgimento delle comunità locali, associazioni, gruppi di cittadini, imprese, nel processo di valorizzazione di questo importante patrimonio storico e artistico. Un progetto quindi molto significativo per molteplici motivi e che in questo momento, alla luce dell’emergenza sanitaria, assume ancora più valore, perché ci consente di continuare a lavorare per promuovere il nostro territorio e le sue bellezze, in attesa che i turisti possano tornare a visitare la nostra bella terra’.