Con l’ordinanza n.107 del 19 novembre 2020 i medici di Assistenza Primaria e di Continuità Assistenziale (ovvero le Guardie Mediche) contribuiranno ad eseguire i test antigenici rapidi nel tentativo di tornare ad avere il controllo sul tracciamento sfuggito di mano, ma si dimentica di dire ai cittadini toscani che mentre si tira da una parte la coperta, rimane corta dall’altra.

“In Toscana sarà vietato ammalarsi di notte – sottolinea la consigliera del Movimento Cinque Stelle Silvia NoferiDalle 24.00 alle 8.00 sarà possibile solo parlare con un medico al telefono sul modello Hub-Spoke, col risultato di indurre i cittadini a ricorrere direttamente ai pronto soccorso degli ospedali anche in mancanza di effettiva necessità, mettendo ancora più sotto pressione il sistema sanitario pubblico in questo momento di emergenza.”

Preoccupa inoltre che nella stessa ordinanza si prospetti che questa modalità possa proseguire anche ad emergenza terminata.

“Abbiamo presentato una mozione per chiedere alla Giunta di “Riattivare il servizio di Continuità Assistenziale notturna fino alle 8 di mattina una volta concluso lo stato d’emergenza, implementare in modo significativo il numero di medici impegnati nel servizio, in particolar modo durante il fine settimana e nelle località geograficamente più isolate, per potenziare l’assistenza medica territoriale anche in prospettiva futura” – conclude Noferi.


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