L’amministrazione Menesini intende coinvolgere attivamente la cittadinanza attraverso le associazioni di volontariato e le cooperative di comunità presenti sul territorio nella cura e nella custodia dei cimiteri, ritenendoli ‘luoghi di comunità’ di estrema importanza in quanto custodi degli affetti e della memoria della cittadinanza.

Per dar vita ad un’azione di cura e gestione partecipata degli spazi cimiteriali del territorio comunale, che complessivamente sono 42, l’amministrazione comunale svilupperà un ampio dialogo con le associazioni di volontariato presenti sul territorio come, ad esempio, i donatori di sangue, i gruppi sportivi e i comitati paesani, per valutare le possibili condizioni per una collaborazione strutturale e continuativa di questi soggetti nella cura delle strutture cimiteriali presenti nelle varie frazioni, coinvolgendo al massimo la cittadinanza. Nell’intenzione del Comune c’è anche l’individuazione, con una eventuale collaborazione di soggetti associativi, di una sala del commiato per consentire anche ai non credenti e alle persone di diversi credi religiosi di salutare in modo dignitoso i propri defunti.

“La nostra intenzione è quella di rafforzare i rapporti di collaborazione con le associazioni di paese e le cooperative di comunità che in questi anni hanno garantito la presa in carico dei cimiteri occupandosi della loro cura e della loro manutenzione, fondamentali per garantire il giusto decoro di questi importanti ‘luoghi di comunità’ in cui custodire e ritrovare i propri cari – afferma l’assessore ai lavori pubblici, Davide Del Carlo -. Per questo motivo daremo vita ad un percorso di condivisione con la cittadinanza attraverso le realtà associative locali per individuare i soggetti interessati a prendersi cura delle strutture cimiteriali. Assicurare un adeguato decoro delle aree cimiteriali vuol dire anche tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, se si considera il cimitero non solo un luogo fisico di sepoltura, bensì, più propriamente, un luogo privilegiato della memoria di intere famiglie e della collettività che lì ritrovano le proprie radici”.


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