Sono sempre più frequenti le azioni di contrasto allo spaccio di stupefacenti messe in campo dal Comune di Fucecchio nei boschi delle Cerbaie. L’amministrazione comunale, dopo aver modificato il regolamento di polizia rurale per evitare che la vegetazione consenta agli spacciatori di nascondersi a ridosso delle strade, sta cercando di coinvolgere un numero sempre maggiore di proprietari privati per proseguire quell’opera di pulizia del sottobosco necessaria a rendere la vita più difficile ai pusher. Gli spacciatori, infatti, trovano rifugio tra la vegetazione dove realizzano bivacchi di fortuna per mettersi al riparo dai controlli.

Per realizzare questi interventi di manutenzione del sottobosco il Comune di Fucecchio si avvale anche della collaborazione del Consorzio Forestale delle Cerbaie quale ente competente sul patrimonio boschivo. Questa mattina i mezzi meccanici eano all’opera in via di Montebono, tra le frazioni di Torre e Vedute. Qui viene rimossa quella vegetazione spontanea fatta di pruni e di terpi che facilita l’azione degli spacciatori consentendo loro di nascondersi alla vista dei passanti e soprattutto delle forze dell’ordine. Si tratta di interventi significativi come dimensioni che dovranno essere attuati da parte dei proprietari terrieri come proposto dall’amministrazione comunale.

Quella della droga nei boschi è diventata una vera e propria piaga per le frazioni “alte” di Fucecchio che si trovano in un contesto naturalistico di pregio ma che devono fare i conti con spacciatori e clienti che qui arrivano in gran numero anche dalla province limitrofe. La lotta allo spaccio si combatte sotto varie forme, quella della pulizia dei terreni è soltanto una ovviamente. La settimana scorsa, invece, un intervento della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa ha permesso di recuperare un chilogrammo di cocaina purissima pronta a essere immessa sul mercato per un valore di quasi 200 mila euro.

“Come amministrazione comunale – spiega il sindaco Alessio Spinelli – stiamo cercando di mettere in campo tutte le armi di cui disponiamo: controlli costanti della polizia municipale, pulizia del sottobosco grazie ad accordi con enti e privati, collaborazione con associazioni del territorio per creare eventi in questi luoghi. E’ evidente che tutto questo è importante ma non può essere risolutivo, sono necessarie anche azioni incisive da parte delle forze dell’ordine come avvenuto ad esempio ieri ad Empoli. Alle forze dell’ordine va il mio ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto. Solo attraverso una “bonifica pesante” del territorio si possono convincere pusher e clienti ad andarsene da qui. Una proposta per accrescere maggiormente la presenza di uomini in divisa in questi luoghi è venuta recentemente anche da alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno visto nella possibilità di destinare una parte di questo territorio ad esercitazioni militari un deterrente contro la criminalità”.


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