Da giovedì 1 ottobre riparte il servizio di ristorazione scolastica predisposto dal Comune di Livorno.  Interesserà inizialmente il  Circolo La Rosa e le Scuole dell’Infanzia del Circolo Carducci, successivamente da lunedì 5 ottobre sarà erogato in tutti i plessi scolastici per un totale annuo di pasti – aggiornato ai dati relativi alle nuove iscrizioni –  pari a circa 920.000 unità.

Il “nuovo servizio”,  relativamente all’anno scolastico 2020/2021, è stato  improntato sulla base delle “Indicazioni operative per l’avvio delle attività scolastiche e dei servizi educativi 0-6” trasmesse dalla Regione Toscana (delibera n.1256 del 15 settembre 2020) che forniscono gli indirizzi e le misure minime per la riattivazione dei servizi di mensa scolastica in funzione della gestione del servizio stesso nella attuale fase di contenimento del rischio contagio da Covid-19.

Le nuove modalità di esecuzione del servizio, rispetto a quella che era l’impostazione prevista nel capitolato d’appalto, sono state condivise e concordate con l’ATI costituita da Cirfood, Elior e Cooplat, gestore del Servizio, e con la Dirigenza scolastica. A partire da giugno scorso sono stati infatti svolti dei sopralluoghi per verificare la ricettività dei refettori e sono state individuate soluzioni “personalizzate” per ogni singola scuola sulla base degli spazi a disposizione in rapporto al numero dei bambini.

Sia nella scuola d’Infanzia che nella Scuola Primaria il servizio mensa verrà erogato nei refettori, su due turni, ed in via residuale all’interno delle aule.

È previsto un servizio di  sanificazione nei refettori (tra un turno e l’altro) e nelle aule dove viene consumato  il pasto.

Il menu non subirà modifiche rispetto al piano nutrizionale validato dall’ASL e sarà consultabile nell’app Menu Chiaro

La riprogettazione del servizio per rispondere ai nuovi protocolli comporterà maggiori costi dovuti alle attività di sanificazione e al  maggior tempo di lavoro da parte del personale dedicato, che dovrà necessariamente essere dotato di dispositivi di sicurezza.

“A causa della crisi economica che ha colpito l’intera società  durante il lockdown – precisa la vicesindaca Libera Camici – abbiamo comunque deciso di non modificare le rette per l’anno 2020 e dunque il maggior costo del servizio mensa sarà sostenuto interamente dal Comune”.  

Per quanto riguarda l’organizzazione dei refettori, anche quest’anno il pasto sarà sporzionato sul momento,  mentre l’acqua ed il pane saranno  serviti dalle operatrici.

“Resta inteso – tiene a precisare la vicesindaca –  che le prime settimane saranno di rodaggio e dunque la ditta insieme agli uffici comunali è pronta per gli “aggiustamenti” che si renderanno necessari per rendere sempre più rispondente il servizio. La collaborazione dei vari soggetti interessati: Comune, gestore del servizio, insegnanti, operatrici e famiglie rappresenta quest’anno, ancor più di sempre, un elemento imprescindibile  per far funzionare al meglio il servizio mensa”.


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