Sta per chiudere i battenti la mostra “Progressiva. Arti Visive a Livorno dal 1989 al 2020” allestita al Museo della Città ( Bottini dell’Olio – quartiere La Venezia).
Domenica 4 ottobre sarà l’ultimo giorno di apertura . La mostra è visitabile in orario 11 -20. Costo biglietto 5 euro
Aperta dal 31 luglio scorso, “Progressiva” offre un interessante spaccato dell’arte contemporanea in città, dall’anno della chiusura del Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Villa Maria, avvenuta nel 1989, ad oggi. In mostra oltre sessanta artisti ed un centinaio di opere fra dipinti, tecniche miste, sculture, grafica e libri d’artista. Il percorso è stato curato da Nadia Marchioni, coordinatrice scientifica dell’esposizione, in collaborazione con le gallerie cittadine : Galerie 21, Granelli, Peccolo, Giraldi, Guastalla, Gian Marco Casini Gallery.
La mostra ha ospitato per tutto il mese di settembre una serie di iniziative che hanno permesso ai visitatori di fruire delle opere e del percorso espositivo nel suo complesso . Performance, musiche, ma anche visite guidate, tutto nel rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale.
Sabato 3 ottobre (ore 18.00) ultimo appuntamento con Philip Corner che in seno alla mosra darà vita alla performance “Fluxus”.
Philip Corner. Artista e musicista nato nel 1933 nel Bronx, New York. Dal 1992 vive e lavora a Reggio Emilia. Compie studi accademici con Henry Cowell alla Columbia University. A Parigi è nella classe di Olivier Messiaen. E’ compositore ed esecutore come pianista, trombonista e voce. Come performer suona anche il corno alpino, oggetti naturali e metalli. E’esponente storico di Fluxus e del Judson Dance Theatre (1962-1965), e co-fondatore di Tone Roads (anni ’60), Gamelan Ensamble Son of Lion (1975-1992), Experimental Intermedia Foundation (1970-1980), Sounds Out of Silent Spaces (anni ’70). Negli anni ’60 entra nel gruppo di artisti dell’avventura nord-americana attorno a John Cage. Corner rivela nella sua opera musicale, performativa e di notazione grafica, un’attitudine critica nei confronti della tradizione occidentale e una disposizione al silenzio, alla registrazione ed emissione di una sonorità e una gestualità orientali. Oltre al lavoro di compositore e musicista ha creato numerosi assemblaggi, calligrafie, collage, disegni, dipinti e oggetti in materiali diversi. Tra i suoi lavori più rappresentativi ricordiamo Passionate Expanse of the Law, Sang-teh/Situations e Through the Mysterious Barricade, e dal suo vastissimo repertorio le composizioni per piano perfect, Pictures of Pictures from Pictures of Pictures, il pezzo per coro Peace, be still, Oracle war cantata per musica elettronica, e i 400 pezzi per Gamelan. Ha pubblicato per la Alga Marghen, e di recente Satie Slowly per la Unseen Worlds.