“Con la sua personalità vulcanica, la sua unica simpatia e originalità, un’incredibile capacità comunicativa, il gusto del paradosso e l’inconfondibile papillon, Philippe Daverio è stato uno dei più efficaci e felici ambasciatori dell’arte, intesa come esperienza esistenziale. Aveva il tocco leggero, ma le sue parole lasciavano il segno e la sua passione era contagiosa: con un approccio allo stesso tempo ironico ed emozionale, le opere per lui diventavano esperienza estetica ma anche racconto storico e documento di vita da condividere e da trasmettere. Era una persona generosa del suo sapere e un paladino della cultura nel mondo.”
Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt commenta la scomparsa di Philippe Daverio.

A lui fanno eco tanti che lo hanno conosciuto come Elisa Guidi, coordinatrice di Artex-Centro per l’Artigianato artistico e tradizionale della Toscana:
 “Ci mancherà,  è una perdita enorme per il nostro Paese. La sua cultura, la sua libertà di pensiero e il suo modo di comunicare così efficace lo hanno reso indimenticabile e insostituibile” ,

“La sua fama e il suo spessore erano già noti, ma noi di Artex lo abbiamo conosciuto davvero nel 2004, quando ha iniziato a collaborare con noi per il convegno “Artigianato e Lusso”, organizzato durante la Mostra dell’Artigianato di Firenze. Affrontavamo temi in quegli anni pionieristici e la sua consulenza scientifica fu fondamentale. Per noi  – ricorda Guidi –  ha moderato diversi convegni, ultimo quello a fine 2019 per il decennale della Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, in cui contribuì a delineare il futuro del settore con la solita arguzia e lungimiranza. Lavorare con lui è stato un privilegio, siamo stati molto fortunati”. 

TAG:
Philippe Daverio slider

ultimo aggiornamento: 02-09-2020


Empoli: ripartono anche i servizi educativi per l’infanzia

Firenze domani alle Murate si parla di Chernobyl. La catastrofe che sconvolse l’URSS.