Militari della Stazione Carabinieri forestale di Empoli (FI), a seguito di una segnalazione di abbandono rifiuti in località Via Corticella in comune di Empoli, eseguivano un sopralluogo, rinvenendo effettivamente all’interno di una quindicina di sacchi neri abbandonati, rifiuti urbani e rifiuti speciali riconducibili ad attività di tatuatore. Si trattava di numerosi “Grip”(impugnature) e “Trips” ( tubi che contengono l’ago) usa e getta per tatuaggi, parecchi guanti in lattice, disegni per tatuaggi, fogli di carta ectografica utilizzata per trasferimento dei tatuaggi, rasoi, contenitori di siringhe.
Fra tali rifiuti è stata rinvenuta una nota di corrispondenza che riconduceva ad una donna, risultata da indagini successive, titolare di uno studio di tatuaggi a Empoli. Inoltre sono stati individuati dei disegni di tatuaggi a sua firma.
I rifiuti provenienti da attività di tatuatori quali aghi, siringhe, lame, vetri, lancette, pungi dito, testine di rasoi e bisturi monouso, devono essere smaltiti come pericolosi, gli altri come rifiuti speciali non pericolosi. La trentenne non è risultata avere più un’attività ufficiale e non avrebbe potuto smaltire i rifiuti speciali pericolosi in modo lecito, né tantomeno ha poi mostrato ai militari alcun documento di smaltimento di rifiuti speciali per il periodo di iscrizione dell’attività alla Camera di Commercio.
E’ stata dunque segnalata all’ A.G. per il reato previsto dal Testo Unico Ambientale, di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e per non aver smaltito i propri rifiuti speciali pericolosi almeno una volta all’anno, come previsto dalla normativa.