Arrestato latitante dalla Polizia di Stato: su di lui gravava l’accusa di tentato omicidio per i fatti avvenuti a Lipsia il 9 aprile 2020

Nella serata di ieri la Polizia di Stato ha catturato un cittadino di origine tunisina di 25 anni ricercato a livello internazionale con l’accusa di tentato omicidio e destinatario di Mandato di Arresto Europeo.

Si tratta di ABIDI Aymen, finito sulle prime pagine della cronaca tedesca a seguito di fatti avvenuti a Lipsia, in Germania, il 9 aprile 2020 quando furono esplosi dei colpi di arma da fuoco all’altezza del civico 71 in Eisenbahnstrasse.

La Polizia Tedesca giunta sul luogo individuò nella zona vicino al punto che era stato segnalato un cittadino di 47 anni di origine serba con gravi ferite al collo che fu trasportato immediatamente in ospedale.

L’uomo ritenuto l’autore del reato era riuscito a fuggire e le ricerche avevano condotto ad un appartamento in Rudolf-Breitscheid: entrata in azione la task force tedesca, tuttavia, furono trovati nell’appartamento tre ragazzi, ma il ricercato si era dato alla fuga.

Alto 1,80 circa, capelli corti neri, di origine nordafricana e lingua araba: questi i dati subito condivisi anche sui siti ufficiali della Polizia Tedesca.

Da quel momento è scattata una caccia all’uomo internazionale che ha visto coinvolte le Polizie straniere, tra le quali quella italiana.

Il Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia (S.I.R.E.N.E.) della Direzione Centrale della Polizia Criminale di Roma si era subito messo in moto garantendo l’immediata condivisione sul territorio italiano dei dati utili al rintraccio dello straniero, tra i quali quello relativo alla sua utenza cellulare.

La Squadra Mobile di Firenze, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e supportata dal Servizio Polizia Scientifica, hanno subito iniziato una scrupolosa analisi del traffico telefonico dell’utenza cellulare e la ricostruzione dei movimenti nazionali del fuggiasco.

La fuga del ricercato è così terminata ieri in Italia, a Firenze, quando personale della Squadra Mobile di Firenze lo ha individuato e catturato dopo averlo inseguito per le vie del centro, riuscendo a bloccarlo in via dell’Ariento angolo Borgo la Noce.

La collaborazione tra polizie, grazie alle piattaforme internazionali ed allo scambio di dati continuo ed aggiornato, garantita, a livello centrale della Polizia di Stato, dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale e dalla Direzione Centrale Anticrimine e, sul territorio, dall’operatività degli uomini e delle donne della Polizia di Stato ha permesso di assicurare un pericoloso ricercato alla giustizia che aveva varcato i confini nazionali alla ricerca di un nascondiglio sicuro.


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