«C’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra» è il noto verso della canzone L’anno che verrà di Lucio Dalla, del 1978… “Ci è tornata in mente – commentano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune – leggendo della pessima decisione di mettere un cancello in via dell’Ortone, chiudendola dalle 20 alle 6. L’unica soluzione giusta di questa Amministrazione sul tema della sicurezza è legato all’illuminazione.
Per il resto tra centrodestra e centrosinistra è una gara alla misura più repressiva: telecamere ovunque, maggiore presenza di divise e armi per le strade, inferriate con cui recintare spazi pubblici e sottrarli alla pubblica fruizione. Il tutto senza andare a indagare quel senso di insicurezza diffuso che nasce dalla precarietà delle condizioni materiali, dall’assenza di una città capace di pensarsi come luogo e bene comune.
Il degrado come violenza, la soggettiva visione di decoro come norma che disciplina il vivere quotidiano, una totale incapacità di comprendere la pluralità della vita, il voler ridurre tutto a un’enorme centro commerciale con vetrine scintillanti, accessibili solo a chi può permettersele… Non ci si può nascondere dietro a provvedimenti spezzettati: un lampione qui, mille telecamere là, il cancello dall’altra parte, uno student hotel dietro l’angolo… Per governare serve una visione d’insieme coerente e chiaramente schierata su una proposta di vita pubblica.
Quel cancello – concludono Bundu e Palagi – è una sconfitta della politica, del vivere in società. Non c’è altro modo per giudicarlo, pur comprendendo quei sentimenti della cittadinanza che magari hanno spinto a chiederlo. Ma quel cancello non cancella quei sentimenti, li alimenta”.