“I boschi e le foreste della Toscana rappresentano una risorsa collettiva di notevole importanza ambientale, sociale ed economica, basti pensare che dà lavoro a oltre diecimila persone e ne impegna altre sedicimila nell’indotto legato alla trasformazione del legno. Bisogna avere cura di questo immenso patrimonio collettivo praticando una selvicoltura conservativa, riducendo il taglio indiscriminato di alberi e individuando modalità di esbosco non invasive, senza ricorrere allo smacchio con trascinamento, assai dannoso per il sottobosco, specie se ricco di biodiversità”. È quanto ha ricordato il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, presentando un atto di indirizzo che impegna la Giunta “a difendere e implementare il patrimonio forestale regionale” e “ad attivarsi affinché la maggior parte dei boschi toscani possa entrare a far parte della rete mondiale di riserve della biosfera”. La mozione di Sì-Toscana a sinistra – sottoscritta anche dal consigliere Paolo Sarti – chiede inoltre al governo regionale di “istituire e disciplinare la figura professionale della guida-interprete-custode della natura, come sostegno alle politiche locali in difesa del patrimonio forestale regionale”. “Una gestione forestale sostenibile – ha aggiunto Fattori – assicura il mantenimento della biodiversità e garantisce importanti funzioni sociali, economiche ed ecologiche, fra cui il contrasto ai cambiamenti climatici. E’ indispensabile la partecipazione attiva degli abitanti che possono proporre e mettere in atto opportune ‘buone pratiche’ di cura del patrimonio boschivo, in una prospettiva legata allo sviluppo di nuove forme di ecoturismo, all’economia dei prodotti del sottobosco, alla preservazione del patrimonio artistico ed architettonico delle aree montane. Tutto questo configura un modello virtuoso che la Regione Toscana dovrebbe sostenere in tutti i modi”.

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PATRIMONIO FORESTALE Si toscana a sinistra

ultimo aggiornamento: 05-03-2020


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Frana sulla provinciale di Montemignaio, strada chiusa