Per anni avrebbe somministrato alla figlia, senza prescrizione medica, potenti farmaci antidolorifici, contenenti anche oppiacei, fino a causarle gravi danni alla salute. La donna, un’infermiera lucchese di 50 anni, era convinta che la ragazza soffrisse di una malattia invalidante e riteneva di curarla meglio personalmente, senza consultare medici. Ieri a Lucca la donna è comparsa di fronte al gup Simone Silvestri al quale il suo avvocato difensore ha presentato una richiesta di rito abbreviato. Molteplici le accuse per la 50enne: dai maltrattamenti in famiglia alle lesioni personali aggravate sino al peculato in quanto, per l’accusa, la donna avrebbe in parte sottratto in ospedale a Lucca una serie di farmaci. La vicenda era emersa alla fine del 2017 dopo un ricovero urgente della figlia. Ma anche dopo che era stata dimessa la madre avrebbe continuato a ‘curarla’ a modo suo, facendole assumere farmaci contenenti oppioidi, tanto da causarle uno stato di abuso e una dipendenza.

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ultimo aggiornamento: 20-02-2020


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