Agli arresti domiciliari perchè accusato di aver partecipato a una rapina a un furgone portavalori il 15 gennaio del 2016 a Vinci (Firenze), aveva ottenuto dal giudice permessi per uscire di casa per sottoporsi a cure, ma in realtà non le aveva mai effettuate, presentando falsi certificati medici redatti dal medico curante. Per questo un 52enne residente a Viareggio, Carlo Levacovich, è stato condannato dal tribunale di Firenze a 5 anni e 7 mesi di reclusione. Condannato a 3 anni e 2 mesi il medico, Vittoriano Simonini.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal pm Christine Von Borries, nel 2016 Levacovich, sottoposto alla misura dei domiciliari con l’accusa di aver preso preso parte al colpo, aveva ottenuto dal giudice di uscire di casa tre volte a settimana, quasi per l’intera giornata, per sottoporsi ad alcune cure. Alla richiesta aveva allegato i certificati del medico, che nei documenti avrebbe dichiarato, falsamente, di aver concordato le cure coi medici di un reparto dell’Università di Pisa dove il suo paziente sarebbe dovuto andare. Sempre il medico avrebbe redatto un falso certificato col quale dichiarava di aver visitato la moglie di Levacovich, accompagnata da lui, il 15 gennaio del 2016, giorno della rapina. Il documento fu utilizzato dalla difesa del 52enne per chiedere, senza successo, la revoca della misura cautelare


Rivelazione di segreti d’ufficio, condannato l’ex pg di Firenze Beniamino Deidda

Denunciati per tentata rapina in concorso, ricettazione e furto aggravato. Ritrovata l’autovettura rubata e riconsegnata al proprietario