15 milioni il volume d’affari tra ristorazione tipica e pernottamenti per il solo ponte Pasquale.
In 100 mila in agriturismo per il pranzo di Pasqua e Pasquetta. Si va verso il tutto esaurito nelle strutture agrituristiche toscane per il ponte di Pasqua dove le ricette della cucina tradizionale preparate dai cuochi contadini fanno da padrone insieme alla voglia di stare all’aria aperta. Molto bene anche i pernottamenti con due strutture su tre che hanno esaurito la disponibilità di posti letto ed i telefoni che continuano a squillare.
Archiviate le restrizioni del periodo pandemico e spariti i timori di nuovi contagi, negli agriturismi toscani si respira finalmente aria di normalità con il mese di aprile che rappresenta il primo vero banco di prova in vista della stagione estiva che si preannuncia molto positiva. E’ quanto emerge da un monitoraggio di Terranostra Toscana, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti, in vista del ponte pasquale che stima in circa 15 milioni il volume d’affari.
“Finalmente siamo liberi dalle restrizioni e questa sarà la prima Pasqua senza la preoccupazione della pandemia. I timori di una nuova ondata hanno inciso, fino a poco tempo fa, sulla programmazione delle vacanze da parte dei turisti soprattutto stranieri. Dal livello di richieste che abbiamo già anche per l’estate possiamo dire che la pandemia è alle spalle. – spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana – Le aspettative sono molto alte per la Pasqua. La ristorazione a km zero è richiestissima e le strutture che propongono pranzi e cene sono quasi complete. Sono tornati anche i turisti stranieri che abbiamo ricominciato a vedere la scorsa estate. Possiamo finalmente tornare ad offrire ai turisti e ai nostri ospiti un’esperienza completa e spensierata immersi nella nostra meravigliosa campagna”.
Con 5.400 strutture agrituristiche la Toscana è la regina del turismo rurale nel Bel Paese intercettando da sola un turista su cinque che arriva in Italia e con la più alta presenza di imprese femminile alla guida aziendale; 4.831 le strutture che offrono alloggio per oltre 85 mila posti letto, 1.880 ristorazione, 1.679 degustazione, 165 campeggio, 758 altre attività. Da solo il comparto agrituristico è arrivato ad intercettare 4 milioni di presenze, di cui oltre 300 mila nel solo mese di aprile che comprendere il ponte di Pasqua e del 25 aprile, ed oltre 1 milione di arrivi di cui 100 mila nel solo mese di aprile.
A determinare il forte rilancio dell’accoglienza rurale, con un + 28,3% di presente tra giugno, luglio ed agosto in campagna ed il + 16,6% in montagna, è la grande capacità delle aziende agrituristiche di proporre a fianco di pernottamenti, cucina tipica locale e servizi, tantissime attività che spaziano dalle visite in cantina all’equitazione, dall’aperitivo tra i filari alle fattorie didattiche, dai corsi di cucina, all’escursionismo e alle passeggiate a cavallo, dallo yoga alla tree-therapy, dalla presentazione di libri ed incontri all’ombra di alberi secolari fino a novità assolute come l’agrienduro in sella a moto elettriche nelle macchie boscose. Non solo accoglienza e ristorazione, gli agriturismi toscani sono straordinari campioni di multifunzionalità. Grazie infatti alla legge sulla multifunzionalità sostenuta da Coldiretti oggi una struttura su due organizza e propone attività collaterali tra le più diverse che rappresentano un nuovo valore aggiunto nella scelta della vacanza da parte dei turisti che vogliono vivere un’esperienza all’aria aperto avvolgente.