Sono quattro i vincitori (due ex aequo) della prima edizione del Premio giornalistico Nazzareno Bisogni, un concorso per giornalisti under 35 che hanno prodotto lavori a tema sociale sulla stampa toscana nel 2022 (una iniziativa lanciata da Cgil Toscana, con la collaborazione di Associazione Stampa Toscana e col patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, per ricordare lo storico capo-comunicazione dell’organizzazione sindacale nonché dirigente del sindacato dei giornalisti).
Per la sezione “Lavori testuali”, saranno premiati Andrea Vivaldi (per l’articolo “I crimini nazifascisti – Risarcimenti per le stragi, centinaia di richieste ma i soldi non bastano” uscito su Repubblica Firenze il 30 ottobre 2022) e Iacopo Nathan (per l’articolo “Ahmad, dal Pakistan alla Fortezza – Non ho nulla, voglio solo un lavoro”, uscito su La Nazione Firenze il 9 luglio 2022); per la sezione “Servizi audiovisivi”, saranno premiati Deborah Canocchi (per il servizio “A nessuno importa dell’amianto” trasmesso su canali di Controradio-Tif Media il 13 dicembre 2022) e Stefano Rossi (per il servizio “Accoglienza sul campo da calcio” trasmesso su canali di Rtv38 il 18 marzo 2022).
La giuria che ha esaminato i diversi lavori arrivati era composta da rappresentanti di Cgil, Ast, Odg e della famiglia Bisogni. I quattro vincitori si divideranno in parti uguali il premio di 4mila euro (2mila a sezione) messo in palio da Cgil Toscana. La premiazione avverrà in forma pubblica a una iniziativa della Cgil Toscana a Firenze il 30 gennaio alle 16:30 al PalaCongressi di piazza Adua.
“I materiali che ci sono stati inviati erano di ottima qualità, ringraziamo tutti i partecipanti e tutte le partecipanti e facciamo a tutti/e i migliori auguri per il futuro professionale, perché la società e la democrazia avranno sempre più bisogno di un giornalismo attento e responsabile, in grado di denunciare, proporre ed emozionare. E’ stato un piacere visionare tutti i lavori in concorso così come è stata una grande emozione ricordare in questo modo Nazzareno, il suo spirito deontologico, la sua coscienza civile e sociale, il suo modo altruista di approcciarsi al lavoro e ai giovani colleghi e colleghe”, dicono Cgil, Odg e Ast della Toscana.