“Senza una seria riforma fiscale, come quella che abbiamo in mente, anche gli aiuti alle famiglie per le bollette del gas e per l’aumento dell’inflazione, rischiano di risultare vani. Per questo, quando saremo al governo del Paese, rivedere il sistema fiscale per alleggerire il carico su famiglie e imprese sarà una delle nostre priorità. A partire dalla diminuzione della pressione fiscale e in particolare di quella sul costo del lavoro. E dalla revisione della delega fiscale”.
Lo dichiara Raffaella Bonsangue, candidata capolista per la Camera dei Deputati per Forza Italia nel collegio plurinominale di Pisa, Empolese e Firenze (P03).
“Saranno due le priorità in ambito fiscale: flat tax e taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori. La flat tax – spiega Bonsangue – sarà realizzata in tre fasi. Nella prima estenderemo la flat tax già esistente alle partite Iva con fatturato fino a 100.000 euro e la allargheremo anche per quanto riguarda gli incrementi di reddito. La seconda riguarderà l’istituzione di una flat tax per il ceto medio, con la riduzione e la ridefinizione delle aliquote Irpef al 15%, 23% e 33 % con l’aliquota al 23% al cui interno confluiranno i redditi tra i 25mila e i 65mila euro. Infine, entro i 5 anni di mandato, la tassa unica al 23% per famiglie e imprese. Un modo anche per eliminare l’evasione e l’elusione fiscale con la conseguenza di far aumentare il gettito per lo Stato con sistemi di detrazione e deduzione a garanzia della progressività dell’imposta”.
Ma è anche al lavoro, alle imprese, ai lavoratori, che Forza Italia guarda con attenzione. “Indispensabile per un tessuto produttivo e commerciale che stenta ad andare avanti – dice Bonsangue – il taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori. Anche in questo caso sarà un’operazione da portare avanti per fasi. Inizialmente dovremmo incrementare le misure previste dal Decreto Aiuti. Subito dopo dovremmo rendere strutturale la proposta elaborata dal Centro Studi Confindustria, che prevede di impegnare 16 miliardi di euro per una riduzione del cuneo contributivo sul lavoro dipendente per lavoratori con redditi fino a 35mila euro, così suddiviso: due terzi per la riduzione dell’aliquota a carico dei lavoratori, pari a circa 10,7 miliardi; un terzo per la riduzione dell’aliquota a carico dei datori di lavoro, pari a circa 5,3 miliardi”. Necessaria, inoltre, per Bonsangue “l’abrogazione dell’Irap, l’istituzione di una no tax area fino ai 13 mila euro di reddito, l’eliminazione delle tasse di successione e di donazione, partendo dall’innalzamento del valore imponibile esente per gli eredi in linea diretta o il coniuge. Non vogliamo nessuna imposta patrimoniale – prosegue la candidata di Forza Italia – su casa e risparmi, nessuna patrimoniale sui capitali privati e più attenzione agli incentivi utili a convogliare il risparmio privato nella patrimonializzazione delle imprese. In altre parole siamo per una sinergia strategica tra gli investimenti dei risparmi e l’economia reale, piuttosto che quella finanziaria.
“Inoltre – aggiunge Bonsangue – va rivista la delega fiscale. Spesso, atteggiamenti troppo aggressivi dell’agenzia delle entrate e degli uffici finanziari hanno vanificato gli interventi del legislatore, a favore degli operatori economici, che affrontano una grave crisi economica, che ha vessato la parte produttiva della Nazione. Ci vogliono regole certe, che non possono essere cambiate da provvedimenti interpretativi degli uffici: è giusto che intervengano per accertare e punire il contribuente sleale, ma non possono generare sfiducia e incertezza”.
Sempre per venire incontro alle famiglie Bonsangue propone ”l’azzeramento dell’Iva sui prodotti di prima necessità, quali pane, pasta e latte, la riduzione della pressione fiscale sul comparto immobiliare a partire dall*’eliminazione dell’Imu per gli immobili occupati o inagibili*, l’estensione della cedolare secca a tutte le tipologie di locazioni a partire da quelle ad uso diverso dall’abitativo”.