Tuscany Health Ecosystem, acronimo THE. È il nuovo ecosistema dell’innovazione che punta a fare sempre più della Toscana la “regione della salute”, consolidando e sviluppando l’intera area delle scienze della vita. Aggregherà competenze scientifiche e ricerca per far crescere le tecnologie dedicate alla salute e al benessere.
THE è uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione finanziati nell’ambito della Missione 4 del Pnrr (Istruzione e Ricerca), l’unico dedicato al settore delle life sciences. Riceverà dal Ministero dell’Università e della ricerca un finanziamento di 110 milioni di euro.
Presentato questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, nasce da una proposta progettuale degli Atenei toscani, con l’Università di Firenze in qualità di capofila, e si inserisce nel solco delle linee strategiche tracciate dalla Regione Toscana riguardo al settore delle scienze della vita. Dal punto di vista operativo l’ecosistema riserverà una parte del finanziamento all’erogazione, sulla base di appositi bandi pubblici, di fondi per la ricerca applicata ad aziende e spin off nonché all’assunzione a tempo determinato di circa 300 nuovi giovani ricercatori e ricercatrici. Si dispiegherà, secondo i tempi definiti dal Pnrr, in un arco temporale di tre anni.
Complessivamente sono 22 i soggetti che parteciperanno al nuovo ecosistema THE: 7 Università, 6 enti pubblici ed enti pubblici di ricerca, 9 imprese o soggetti privati.
“Oggi – dichiara Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze – presentiamo il risultato di un percorso impegnativo, iniziato nel febbraio scorso con la presentazione della proposta progettuale e concluso solo pochi giorni fa con l’assegnazione del finanziamento di 110 milioni di euro da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. È quindi un momento di grande soddisfazione per tutta la ‘squadra’ coinvolta, che vede in prima fila tutte le università toscane, ma anche enti di ricerca, soggetti pubblici e privati. Tuscany Health Ecosystem rappresenta una sfida importante: i processi di innovazione nelle scienze della vita richiedono un approccio multidisciplinare, competenze specialistiche di alto livello, contaminazione incrociata di tecnologie e conoscenze, un dialogo efficace con e tra ricercatori, clinici, aziende, istituzioni, consulenti, facilitando la loro interazione. THE conta su tutti questi elementi e può rispondere ai bisogni di innovazione e formazione del settore, consentendo il consolidamento dell’ecosistema regionale e rafforzandone la competitività su scala regionale, nazionale e globale”.
“La nascita di questo ecosistema, reso possibile grazie alle risorse del Pnrr, rappresenta un passaggio cruciale che proietta ulteriormente la Toscana nel futuro”, afferma il presidente della Regione Eugenio Giani, che sottolinea: “Distretto delle scienze della vita, nascita del Biotecnopolo di Siena, investimenti privati per la piattaforma logistica nell’interporto di Guasticce, ora questo grande e generoso contributo da parte del mondo accademico alleato del tessuto produttivo: è evidente il salto in avanti che tutti insieme stiamo facendo, a partire proprio dal settore delle life sciences. Una regione sempre più consapevole della direzione verso cui andare, quella dell’innovazione, dello scambio tra Università e imprese, del trasferimento tecnologico. Oggi è un bel giorno per i nostri territori, che dà speranza, anche alle giovani generazioni. Mi piace sottolineare che l’intera operazione consentirà a molte ragazze e ragazzi che vogliono fare ricerca di essere coinvolti in un percorso interessante e promettente”.
“Ricerca applicata, trasferimento tecnologico, interazione tra Università, Enti di Ricerca e Imprese, integrazione di competenze e discipline diverse – aggiunge l’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardini – sono assi portanti di una solida ripresa, un elemento fondamentale per creare un modello di sviluppo sostenibile, competitivo e in grado di distribuire le sue ricadute su tutta la società e di migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini. Ringrazio tutte le Università, gli enti di ricerca, il Mur, le imprese che hanno creduto e credono in questo nuovo ecosistema. La finalità del progetto, quella di rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, si pone pienamente in linea con gli obiettivi perseguiti dalle politiche regionali che, con diversi strumenti, da tempo mirano a favorire la collaborazione fra i diversi attori del sistema; le capacità innovative di un territorio, infatti, non dipendono solo dagli investimenti in ricerca dei singoli ma, soprattutto, dalla capacità di metterli a frutto attraverso relazioni di cooperazione fra le diverse parti dell’ecosistema. Sono certa che con il progetto THE nascerà un grande gioco di squadra nel quale la collaborazione virtuosa fra il mondo della ricerca, le imprese, le amministrazioni pubbliche consentirà di affrontare le grandi sfide con le quali siamo chiamati a confrontarci e di rilanciare un percorso di crescita sostenibile – sia in termini sociali che ambientali – per la nostra regione. Dalla Toscana arriva quindi una nuova prova della capacità di creare sinergie virtuose, di saper cogliere le opportunità del piano nazionale di ripresa e resilienza, di compiere scelte lungimiranti”.
Come richiesto dal bando pubblico emanato dal Mur a febbraio, la struttura dell’ecosistema è organizzata secondo il modello hub & spoke. La funzione di hub (coordinamento e gestione delle attività) sarà svolta da una società consortile appositamente costituita il 9 giugno scorso, che conta 12 membri: le Università di Firenze, di Pisa e di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Imt Scuola Alti Studi Lucca, l’Università per Stranieri di Siena, l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Toscana Life Sciences, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Confindustria Toscana.
Un ecosistema dell’innovazione è un sistema dinamico di soggetti, attività e strumenti, che attraverso relazioni e interazioni produce innovazione in maniera rinnovabile e sostenibile, creando valore per tutti gli attori che lo animano e per le comunità di riferimento. Spinge la ricerca verso le applicazioni e le aziende per far crescere le tecnologie, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi. Gli ecosistemi dell’innovazione, secondo il Pnrr, nascono infatti in aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema di ricerca, quello produttivo e le istituzioni territoriali.
Le attività di THE si articoleranno in 10 settori o nodi di ricerca (spoke), tutti legati a tematiche avanzate di scienze della vita e affidati alla responsabilità di uno dei membri dell’ecosistema.
I programmi di formazione imprenditoriale, dedicati non solo agli spin-off ma anche a ricercatori e studenti, sono stati organizzati come iniziative congiunte dei partner per stimolare lo sviluppo di idee di carattere produttivo-industriale e come attività ulteriori di supporto agli spin-off accademici.
Nel dettaglio, l’ecosistema affronterà i temi delle radioterapie avanzate e della diagnostica in oncologia, della medicina preventiva e predittiva, delle tecnologie, metodi e materiali avanzati per la salute e il benessere dell’uomo, delle nanotecnologie per la diagnosi e la terapia, dell’implementazione e innovazione per la salute e il benessere, della medicina di precisione e assistenza sanitaria personalizzata, dell’innovazione della medicina traslazionale, delle biotecnologie e imaging nelle neuroscienze, della robotica e automazione per la salute, della salute della popolazione.