Il Comitato Scientifico dell’Ente Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, composto da  Lorenzo Peruzzi, Alessandra Di Lauro, Elisa Giuliani, Marcello Mele, Antonio Carapelli,  Alberto Maltoni e Antonello Provenzale, esprime il proprio dissenso e guarda con  preoccupazione alla realizzazione di una base militare nell’area di Coltano. Il Comitato è  venuto a conoscenza di tale provvedimento governativo solo a mezzo stampa, e ne ha ricevuto comunicazione ufficiale da parte del Presidente del Parco nella riunione del 12 aprile.

I motivi  per cui il Comitato Scientifico dissente con il suddetto progetto sono esposti brevemente di  seguito. 

In primo luogo, il progetto riguarda la realizzazione di un complesso edificato che risulterebbe  di 13 volte più grande rispetto all’esistente area dismessa. Si tratta di 729.340 m2 previsti di  superficie urbanizzata, con volumi per complessivi 449189,5 m3che andrebbero a ricadere  entro i confini del Parco. Sulla base della conoscenza scientifica del territorio in questione e  della sua biodiversità, il Comitato si dichiara fermamente contrario alla collocazione di una  tale struttura all’interno di un’Area Naturale Protetta così delicata e dai fragili equilibri. La  zona selezionata dista meno di 2 km dal sito tutelato dalla Rete europea “Natura 2000” denominato “Selva Pisana” (IT517002), già fortemente impattato dalla presenza dell’area  militare americana di Camp Darby. Perseguire su questa strada vorrebbe dire compromettere  irreparabilmente tutta la porzione meridionale del Parco. In particolare il consumo di suolo,  già problematico in qualunque contesto, appare inconcepibile in un’area protetta, dove  l’incremento dell’urbanizzazione non è ammesso dalla normativa vigente. Il Comitato ricorda inoltre come nelle ultime settimane sia stato ampiamente e giustamente pubblicizzato  l’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente e della biodiversità, un principio di  assoluta importanza che dovrebbe essere tenuto della dovuta considerazione nella valutazione  del progetto in questione. 

Il Comitato Scientifico evidenzia anche che questo progetto non sembra rispondere a nessuna  delle missioni del PNRR e del Recovery Plan europeo, che hanno tra gli obiettivi  fondamentali la lotta al cambiamento climatico, la transizione verde e giusta e la protezione  della biodiversità. Quello che appare inammissibile, anche sul piano scientifico, è che nella  proposta di progetto si dichiari che questi lavori contribuiranno “a sostenere la transizione  verde”, lasciando intendere che i decisori politici stiano usando il PNRR e la narrativa ad esso  collegata per legittimare opere di ben altra finalità. 

Per concludere, il Comitato comunica che porterà questo caso all’attenzione della  Commissione Europea, giustificando su basi scientifiche e tecniche l’inammissibilità di questa  opera in un Area Naturale Protetta. Nel frattempo, si rivolge a tutte le forze politiche 

competenti e in primis all’attuale Presidente del Consiglio, affinché questa decisione possa  essere rivalutata. 

Si chiede con forza che, se necessario per l’interesse nazionale, a) questo progetto venga  finanziato con fondi diversi da quelli del PNRR e b) la sua realizzazione avvenga su aree del  territorio regionale o nazionale già urbanizzate, andando a recuperare e riqualificare zone  industriali o artigianali dismesse, senza nocumento per le aree protette e la biodiversità. 

Il Comitato Scientifico del Parco 

Lorenzo Peruzzi – Università di Pisa 

Alessandra Di Lauro – Università di Pisa 

Elisa Giuliani – Università di Pisa 

Marcello Mele – Università di Pisa 

Antonio Carapelli – Università di Siena 

Alberto Maltoni – Università di Firenze 

Antonello Provenzale – CNR di Pisa


Piano triennale lavori pubblici: rifacimento dei lastricati del centro storico, case popolari e nuove piste ciclabili

Per il parco San Rossore 1.000 nuovi alberi