La direzione sanitaria dell’ospedale di Livorno ha disposto “che tutte le persone in sosta al pronto soccorso con patologie di qualsiasi tipo vengano sottoposte a test antigenico rapido di terza generazione che in 15 minuti assicura un esito diagnostico elevato molto prossimo al test molecolare anche per tutte le persone in sosta all’interno del retro-triage benché asintomatiche”. La decisione è stata presa a seguito di quanto avvenuto nei giorni scorsi quando, grazie al monitoraggio continuo effettuato per contrastare la diffusione del Covid19 tra i ricoverati erano emersi 14 casi di positività. “Si tratta di un numero che – scrive Asl – pur tenendo conto della curva in crescita dei contagi nella popolazione, risulta anomalo. Dall’analisi e ricostruzione dei flussi effettuati dai degenti risulta ipotizzabile un contagio con origine multifattoriale dovuto sia allo stazionamento per accertamenti diagnostici al pronto soccorso tra persone presentatesi per altre patologie e senza sintomi riconducibili al Covid, sia a degenti entrati con test negativo, ma già in fase di incubazione”. Da qui la scelta di alzare ulteriormente il livello di controllo. “Le persone risultate positive – precisa l’azienda sanitaria – sono tutte in buona salute e non presentano sintomi riconducibili al Covid. Ad ulteriore tutela della sicurezza pubblica è stato disposto l’obbligo di quarantena per circa 30 degenti da effettuarsi al domicilio o in reparto a seconda delle singole condizioni cliniche. Le analisi tuttora in corso stanno cercando l’eventuale presenza della variante Omicron”.


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