La Cgil Toscana sostiene la lotta dei lavoratori Mps in sciopero venerdì 24 e in presidio nelle piazze italiane. E’ intollerabile che a 5 mesi dalla prima richiesta di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali, il Ministero del Tesoro e il Governo nel suo insieme non abbiano avuto il buon gusto di informare i rappresentanti dei lavoratori sui processi in atto.
Ciò è ancor più grave per ciò che pare essere l’operazione annunciata da Unicredit, limitata cioè a parti di Mps, il rischio di destrutturazione del gruppo, con un incerto destino delle società di scopo, l’allontanamento delle direzioni dai territori, con conseguenze inevitabili in termini di migliaia di esuberi e ulteriore rischio di una Toscana che si trasformi in terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove. Una storia in parte già vista e per evitare la quale ci auguriamo che Governo, Parlamento e istituzioni locali, sappiano agire con la necessaria prudenza anche in considerazione delle ingenti risorse pubbliche destinate allo scopo. La Toscana, terra di piccola impresa, ha bisogno di un sistema del credito solido, ma attento e pro-attivo nel sostegno alla propria economia, soprattutto nella congiuntura che stiamo vivendo.
I presìdi di venerdì 24 settembre in occasione dello sciopero in Mps:
– a Milano (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Fontana davanti la sede della banca si svolgerà un presidio dalle ore 8:30 alle ore 11:00;
– a Roma (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Montecitorio si svolgerà un presidio dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
– a Bari (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Aldo Moro si svolgerà un presidio dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
– a Siena è previsto un presidio a sostegno della vertenza contro l’ipotesi di smembramento della banca. E’ indetto da Cgil, Cisl e Uil in piazza Salimbeni, di fronte alla sede storica di Mps, dalle 10 alle 12. Un presidio “per contrastare le ricadute occupazionali, sociali ed economiche sulla città e sull’intero territorio” e “a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’indotto Mps”, spiegano i sindacati.