Le stelle sono quelle della Guida Michelin che il ristorante Il Gabbiano 3.0 si è aggiudicato oltre a due Cappelli per la Guida dell’Espresso. Il ristorante del Gruppo Tomi si apre sul porto che, grazie alla ristrutturazione, è ora una meta ambita. Vicino le isole dell’Arcipelago Toscano, alcune viibili dalle grandi vetrate proiettate sul mare.

Il giovane chef che sta facendo crescere questo ristorante è Alessandro Rossi, studi al prestigioso alberghiero di Chianciano e scuola nelle migliori cucine italiane, non ultimo lo stellato Filippo Saporito.
Un giovane pronto a sperimentare senza abbandonare le radici toscane, legato alla più alta scuola di cucina ma con un occhio alle richieste “green” di oggi.

Ama le erbe Alessandro Rossi, e le lavora, le accosta, le mette in mostra evidenziando anche la più piccola, ma importante piccola foglia, in un percorso degustativo che avvolge il cliente.

Un ristorante dove la lavorazione del prodotto di altissima qualità si intreccia con la storia della cucina. La preziosità delle ricette è accolta dalla bellezza delle ceramiche, belle ma non opulente. Ricchezza e linearità vanno di pari passo e dialogano con la bellezza del mare che si staglia sullo sfondo.

Due i menù degustazione, o sarebbe meglio definire, i “viaggi”. Sei portate di pesce con “qualche guizzo sulle carni” o 9 portate tra terra e mare in compagnia di una cantina ben studiata che attinge a piene mani dalla Toscana più virtuosa.

35 i posti a disposizione per la cena serale in luglio e agosto. Per il resto dell’anno, quando il caldo si affievolisce, apertura anche a pranzo.


Successo per “Vivi Capannori”, oltre 300 persone alla scoperta di luoghi naturalistici, ville e pievi

Grosseto: la Lega dice no al contributo del Comune a Festambiente