Il 12 luglio di ogni anno la Chiesa locale ricorda chi portò il Vangelo tra la gente di Lucca e del territorio circostante: nella persona del primo vescovo, Paolino, santo e martire, si festeggia il infatti patrono del capoluogo e di tutta l’Arcidiocesi. <<In quanto primo vescovo e tra i primi evangelizzatori della nostra terra, la festa di san Paolino è importante per tutta la comunità cristiana>> dichiara l’arcivescovo Paolo Giulietti <<e invita sia la comunità cristiana che la comunità civile a celebrare il dono del Vangelo, riconoscendo in esso un patrimonio prezioso, su cui si fonda la fede dei credenti e la civiltà di tutti, e che non cessa di stimolare alla verità e al bene ogni persona disposta a farsi interpellare. In questi momenti di incertezza sociale e culturale, la Parola di Gesù può ancora essere accolta come un punto di riferimento certo per le scelte che saremo chiamati a compiere: Signore, da chi andremo? Tu solo hai Parola di vita eterna!>>. Le celebrazioni solenni si terranno a Lucca nella basilica di san Paolino domenica 11 luglio, vigilia della festa, con una concelebrazione eucaristia per la Parrocchia del Centro Storico alle ore 19 presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti. Dopo la messa, dal sagrato della basilica, ci sarà la benedizione alla città e al territorio lucchese. Poi lunedì 12 luglio, festa liturgica di san Paolino, si terrà una concelebrazione eucaristica (riservata alle autorità e rappresentanze cittadine) alle ore 10.30 sempre presieduta dall’arcivescovo. In questa messa ci sarà il tradizionale omaggio al santo: l’olio per la lampada quest’anno verrà offerto dal sindaco di Minucciano Nicola Poli, il cero, come da tradizione, da quello di Lucca Alessandro Tambellini. Sempre il 12 luglio, ma alle 18, ci sarà un’altra celebrazione eucaristica nella stessa basilica. A causa del perdurare delle limitazioni di accesso alle chiese per la pandemia, anche per quest’anno i programmi proposti dalla Parrocchia del Centro Storico di Lucca sono ridotti, rispetto alla tradizione, e si invitano le persone – come ad ogni celebrazione in tutte le chiese – al rigoroso rispetto delle disposizioni vigenti e delle indicazioni dei volontari all’ingresso.


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