È stata un’intensa notte quella vissuta nella realtà del Macrolotto Pratese dai Carabinieri del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, appositamente giunti a Prato per supportare il locale Nucleo Ispettorato del Lavoro ed i Carabinieri della Compagnia di Prato nel difficile compito di contrastare i dilaganti fenomeni di illegalità connessi allo sfruttamento della manodopera clandestina.
Il risultato operativo più significativo è stato registrato in via dei Casini dove i militari hanno fatto accesso in una confezione manifatturiera tessile nella quale i due titolari, rispettivamente marito e moglie, impiegavano complessivamente 20 dipendenti, tutti cinesi, di cui solo 7 regolarmente assunti. Per gli altri la possibilità di lavorare era subordinata nell’accettare un’assunzione a nero e priva di qualsivoglia tutela o assicurazione professionale.
Ma non solo. Ben cinque di questi dipendenti sono risultati privi di titoli che attestassero la loro regolare posizione nel territorio italiano.
E’ stato per questo che i militari hanno proceduto all’arresto della coppia di imprenditori contestandogli il grave reato di sfruttamento della manodopera clandestina, connesso con l’illecito derivante dall’aver impiegato una percentuale di oltre il 65% dei lavoratori occupati senza regolarizzazione contrattuale.
Comminate anche 56.000 euro di sanzioni pecuniarie e disposta la sospensione dell’attività di esercizio. La copia di coniugi, rispettivamente di 40 e 38 anni, attenderà il rito per direttissima ristretta agli arresti domiciliari.