Danza, laboratori teatrali, musica, una redazione web. Lo Spazio Giovani Cure, storico centro giovanile del Quartiere 2 del Comune di Firenze, rinasce grazie alla cooperativa Il Girasole, per conto del Consorzio Co&So, che da quest’anno lo gestisce in collaborazione con l’Associazione Culturale Kaleido. Le attività sono già iniziate, ma lo spazio e le nuove attività verranno presentate ufficialmente alla città oggi alle 17 (Area Pettini Burresi, via Faentina 145, Firenze).

Da luglio, sfruttando il parco Pettini e lo spazio estivo Fico Bistrot, gestito dall’associazione Raccontarno, sono stati organizzati concerti, corsi di teatro per bambini e adulti, reading letterari all’aria aperta. Ma nel cassetto ci sono tanti progetti, che nei prossimi mesi la cooperativa Il Girasole realizzerà con altre associazioni del territorio, oltre alle già citate Kaleido e Raccontarno: Centrale dell’Arte, Briodanza, Batucada Agogo, Noi Insieme e Il Globo.

“Lo Spazio Cure è un centro giovani a vocazione musicale e culturale aperto al territorio e ad altre manifestazioni artistiche e culturali –  spiega Lotar Sanchez coordinatore del Centro per la cooperativa Il Girasole – Faremo laboratori teatrali, balli popolari ospitando ragazzi stranieri sia come allievi sia come maestri, corsi di musica, incontri e creeremo una redazione web, uno strumento per permettere ai ragazzi di raccontarsi. Continueremo a mantenere l’identità musicale di questo luogo, che ha anche a disposizione uno studio di registrazione, con le attività di tutoraggio per le band emergenti, aggiungendo attività educative e culturali che sono più nel nostro dna. Il sogno è che diventi un centro culturale per tutta la città”. 

L’idea è creare un luogo di riferimento in cui i giovani del quartiere possano socializzare, stare insieme, divertirsi, imparare e fare i compiti, ma anche un posto in cui tutti i cittadini possano frequentare per corsi, incontri, iniziative.  Per ora le attività si svolgeranno all’esterno, quando il tempo lo consentirà, e nelle stanze al primo piano disponibili, in attesa che vengano completati i lavori negli altri locali.

“Nella nostra idea lo Spazio Cure rappresenta 100 luoghi, intesi come le tante opportunità che vi si possono trovare – commenta Claudia Calafati, responsabile del settore educativo del gruppo Co&So – È uno spazio per promuovere il protagonismo dei giovani, aperto allo scambio e all’incontro fra le diverse generazioni che vivono l’area Pettini. Gli abitanti del parco vanno da 0 a 90 anni, vi si possono incontrare gli anziani del Centro adiacente, le famiglie, i ragazzi che vengono a chiacchierare appena usciti da scuola: una comunità intera. Nella consapevolezza del valore che questo Spazio esprime faremo del nostro meglio per renderlo un luogo sicuro, curato e  inclusivo”, conclude Claudia Calafati.

“Rinasce lo spazio Giovani Cure, un luogo immerso in una grande area verde, l’area Pettini Burresi, luogo da sempre frequentato da giovani e giovani famiglie in un dialogo intergenerazionale con gli anziani del Quartiere – afferma l’assessore alle politiche giovanili del Comune Cosimo Guccione – Con la nuova gestione, il Cure è un posto ancora più bello, sempre attrezzato e rivolto alla forma d’arte più cara ai giovani, la musica, ma con una cura degli spazi innovativa e contemporanea. Vogliamo che il centro sia sempre più luogo di accoglienza e offerta per tutti i giovani della nostra città, senza dimenticare le giovani famiglie e tutti i cittadini che saranno interessati agli svariati eventi attività e corsi culturali, educativi, ambientali e di supporto che qui si terranno. Certo i tempi che stiamo vivendo non favoriscono luoghi di aggregazione, infatti saranno garantite tutte le misure richieste dal Governo, ma proprio per questo non vogliamo che nessuno rimanga indietro attraverso un presidio così importante come lo spazio giovani Cure di via Faentina”.

“Lo spazio Giovani Cure – commenta il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – rimane un punto di aggregazione importante e fondamentale. Sono felice che, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, si sia deciso di ripartire con danza, musica, teatro. Uno spazio dove poter fare cultura all’interno del quartiere, che i cittadini hanno mostrato, in un luogo sempre molto frequentato da bambini e famiglie”.


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