Ancora licenziamenti nel turismo a Firenze. Stavolta tocca a 45 lavoratori della cooperativa Iris, che in subappalto offriva servizi di pulizie e facchinaggio in grandi alberghi della città quali Villa Medici, Baglioni, Cerretani, Mirage, Nord Florence. Iris ha cessato l’attività, tirando in ballo gli effetti negativi del Covid sul settore; il servizio a Iris era stato dato in affidamento da Cegalin Toscana, il contraente generale: sia Iris che Cegalin erano presenti oggi presso il Tavolo di crisi in Città Metropolitana, con istituzioni, Filcams Cgil, Federalberghi e Confindustria.

La Filcams Cgil ha contestato a Iris di non aver aperto la procedura di licenziamento collettivo e ha chiesto sia a Iris che a Cegalin Toscana, invano, di ritirare i licenziamenti garantendo la tenuta occupazionale e reddituale dei lavoratori coinvolti. Dei 45 licenziati, 17 sono stati riassunti dalla ditta che è subentrata nel servizio a Iris, ma con condizioni contrattuali peggiorative; gli altri 28 sono in Naspi. “Questo caso è un esempio di come il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni possa far ricadere le sue contraddizioni sulla pelle dei lavoratori. Chiediamo agli alberghi coinvolti di farsi garanti per individuare soluzioni a tutela dei lavoratori, nel principio della responsabilità in solido. E facciamo un appello anche alle associazioni datoriali: abbiamo apprezzato che oggi fossero presenti al tavolo, ora facilitino il processo e ci aiutino ad aprire un tavolo con ogni singolo albergo interessato”, dice Maurizio Magi di Filcams Cgil Firenze.


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