E’ allarme per il florovivaismo lucchese: l’emergenza Covid-19 rischia di dare il colpo di grazia a un settore già fortemente in crisi.
«Chiediamo che vengano adottate con estrema urgenza delle misure specifiche per il settore florovivaistico – afferma il direttore della Cia Toscana Nord, Alberto Focacci – affinché le nostre aziende possano far fronte a questa crisi che sta mettendo in ginocchio le nostre aziende».
Dopo un anno difficile come il 2019, quando il clima determinò una situazione critica per il vivaismo, adesso, a causa dell’emergenza Covid-19, le vendite sono calate a picco. «Le aziende che operano in questo settore – spiega Focacci – hanno la produzione pronta per essere venduta, preparata per far fronte agli ordini che già avevano e che, adesso, sono stati annullati, così come sono venute a mancare le vendite alla media e grande distribuzione e quelle ai privati. Insomma, la produzione primaverile 2020 rischia di dover essere buttata via».
Il risultato di questo è
facilmente immaginabile: «Molte aziende, già duramente provate – prosegue il
direttore della Cia Toscana Nord – saranno costrette a
chiudere i battenti. Per questa ragione, chiediamo un intervento sul settore.
Le misure adottate per l’agricoltura in generale, infatti, si sono dimostrate
insufficienti per far fronte a un’emergenza di tale portata e, pertanto,
sollecitiamo con forza l’adozione di misure idonee per
sostenere le imprese florovivaistiche in questo difficile
momento».