Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato oggi
una nuova ordinanza, la numero 12, con ulteriori misure per prevenire e
contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19.
Sono due le azioni disposte con il provvedimento: la chiusura
temporanea, fino al 3 aprile 2020, delle strutture semiresidenziali per
anziani e disabili, i cosiddetti centri diurni, e l’istituzione di una
commissione di esperti per definire le linee guida di indirizzo per i
percorsi di cura destinati ai pazienti affetti da Covid-19.
La sospensione da lunedì 16 marzo delle attività dei centri diurni – disposta dopo un confronto con i gestori delle strutture e le rappresentanze sindacali dei lavoratori – risponde alla necessità di rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria per contenere e mitigare l’espansione della malattia infettiva, soprattutto per la popolazione più fragile ed esposta al rischio di contagio, come anziani e disabili.
Resta fermo che nei casi ritenuti necessari dai servizi competenti,
l’assistenza sarà comunque garantita sulla base di singoli piani
assistenziali personalizzati, ove possibile dalle stesse strutture in
raccordo con i servizi territoriali aziendali di riferimento (le Asl):
presso il domicilio degli assistiti o, eventualmente, attraverso la
predisposizione di piani residenziali temporanei.
Le eventuali attività assistenziali necessarie verranno rimborsate da
parte delle Asl utilizzando le risorse destinati alle convenzioni in
essere con i centri diurni.
L’altra disposizione dell’ordinanza presidenziale riguarda, come
detto, l’istituzione di una commissione di esperti, designati dai
direttori generali delle Aziende sanitarie e coordinata dal direttore
regionale competente in materia di diritto alla salute, con il compito
di definire, entro la giornata di lunedì 16 marzo, le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e sanitario per pazienti affetti da Covid-19.
La commissione, in particolare, dovrà delineare le caratteristiche
cliniche e terapeutiche che sarà necessario attivare, in un crescente
livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata in ospedale del
paziente fino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.
La commissione avrà anche il compito di aggiornare costantemente le
linee guida, in relazione con l’evoluzione della situazione complessiva.