L’accordo di oggi con i sindacati è frutto di un lavoro serrato che chiude un percorso e ne avvia uno nuovo per una sanità pubblica accessibile a tutti”. A dirlo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione della firma del Protocollo d’intesa per lo sviluppo di interventi mirati in ambiti prioritari di programmazione sanitaria, siglato questa mattina, in Palazzo Strozzi Sacrati,insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil regionali, dei sindacati dei pensionati e della funzione pubblica, alla presenza dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.
“Gli obiettivi che ci siamo dati e gli impegni che abbiamo preso ci aiuteranno a migliorare la sanità toscana, che, in questi anni difficili per il nostro Paese,è riuscita comunque a mantenere condizioni di buon livello per la salute dei cittadini – ha aggiunto il presidente Rossi, facendo riferimento, in particolare, all’organizzazione degli ospedali che colloca la Toscana tra le migliori regioni italiane -. Sappiamo di non essere perfetti e che il lavoro avviato per il contenimento delle liste di attesa, dove abbiamo registrato i primi positivi risultati, deve essere portato avanti con maggiore impegno e con la collaborazione di tutti. Anche nel settore della prevenzione e nella gestione dei territori dobbiamo continuare a investire con progettualità serie e costruttive. Ora si aprono scenari di ripresa, i fondi ci sono. Ad aprile sbloccheremo 500milioni di euro per i progetti di edilizia sanitaria e il rafforzamento della rete ospedale-territorio. Questa nuova boccata di ossigeno consentirà di investire anche sul personale con nuove assunzioni, e di provvedere alla sua valorizzazione. L’accordo di oggi riassume il lavoro fatto in questi anni e testimonia la ripresa di un dibattito positivo tra le parti. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo,continuare a garantire una sanità pubblica e universale”.
“Abbiamo voluto consentire una maggiore accessibilità a una sanità per tutti – ha detto subito dopo la firma l’assessore Stefania Saccardi, spiegando la misura dell’abolizione del superticket sugli esami di laboratorio – Come Regione Toscana, quando venne imposto il superticket a livello nazionale, avevamo già fatto la scelta di modularlo in base alle diverse fasce di reddito. Poi, nell’aprile 2019, abbiamo abolito il contributo di 10 euro sulla digitalizzazione. Ora, in attesa che il superticket venga abolito a livello nazionale, noi abbiamo voluto dare un altro segnale, abolendo il superticket sugli esami di laboratorio”.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil regionali, sindacati dei pensionati e della funzione pubblica) hanno espresso soddisfazione per questo protocollo. Hanno parlato a nome di tutti Riccardo Cerza, Cisl regionale, e Dalida Angelini, Cgil regionale. “Questo protocollo è un punto fermo, da cui ripartire con la nuova legislatura – ha detto Riccardo Cerza – Per quanto riguarda sanità e sociale la Toscana sta bene, è a buoni livelli. Il percepito però è diverso. Penso, per esempio, a problemi come le liste di attesa, sui quali i cittadini devono fare i conti quotidianamente”. “Quest o documento è un pezzo importante, ma non è ancora tutto – ha aggiunto Dalida Angelini – E’ importante non solo per i contenuti, ma perché è accompagnato da un preciso cronoprogramma, che scandisce i tempi di realizzazione. A Careggi, la settimana scorsa, durante la presentazione del Patto per la salute, il presidente Rossi ha parlato di un Patto per la salute toscano. Mi sembra una buona cosa, può rafforzare la sanità toscana, che già è un fiore all’occhiello”.