La vita è ancora più bella se ritrova se stessa nella memoria, nella storia e nell’identità delle donne che conquistano il secolo di vita. Ieri, tra le colline di San Casciano, la comunità ha festeggiato, con un doppio brindisi, l’energia incredibilmente longeva di Irma e Nada, ospiti della Residenza sanitaria assistita Centro diurno Villa San Martino. Una testimonianza preziosa del patrimonio pluricentenario che nel Chianti porta con sé l’elisir dell’invecchiare in salute. La prova è un numero: 205, come il ‘traguardo’ complessivo delle candeline che due delle nonnine, ospiti della struttura del Talente, hanno spento condividendo la festa in un’atmosfera di grande allegria insieme a parenti, amici, alla direttrice della struttura Simona Masini, all’amministratore delegato Niccolò Sborgi e al sindaco Roberto Ciappi. 205, come gli anni che scaturiscono dalla somma di due percorsi di vita: il supercompleanno di Irma Nencioni, classe 1915 che ha compiuto 105 anni e il traguardo di 100 anni raggiunto da Nada Canzani.
Due donne forti, determinate, socievoli, che fanno il trio più longevo del Chianti con l’amica Estella Caprotta, residente a Villa San Martino, che un mese fa ha raggiunto la bellezza di 107 anni, lei che dall’alto della sua forma fisica si è concessa il lusso di interpretare come protagonista il film “La Famiglia Addams”, girato nella RSA, al fianco degli ospiti e del personale della struttura, curato alla regia dall’educatore Ervin Dorigo. Irma Nencioni è nata il 9 febbraio 105 anni fa a San Casciano, operaia presso le Tipografie Stianti, Nada Canzani del 7 febbraio 1920, originaria di Scandicci, si è da sempre occupata della gestione familiare.
“L’idea che nel Chianti si viva bene e a lungo non è solo una credenza popolare o un’eredità della tradizione orale – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – c’è uno studio condotto da più di 10 anni, nei comuni di Greve in Chianti e Bagno a Ripoli, da un team di medici e ricercatori italo-americano che conferma e identifica le ragioni che fanno crescere la percentuale di longevità del Chianti, una delle aree italiane dove si registra il numero più alto di centenarie e centenari. La qualità dell’aria, la bellezza del paesaggio, la dieta mediterranea ed in particolare l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva. Gli scienziati ritengono che la qualità della vita, legata nel Chianti allo stile rurale, alla cultura slow e alla tradizione gastronomica che mette a tavola prodotti genuini e semplici, sia tra i fattori che garantiscono lo stato di benessere degli anziani. Siamo onorati, qui nella terra del buon vivere, di registrare questo primato e accogliere persone che rappresentano una fonte storica, custodi di quel gran valore che si chiama memoria, testimoni di identità, necessarie a ricostruire e a trasmettere le pagine del nostro vissuto, a ricordarci da dove veniamo e quali sono le nostre radici”.